"La funzionaria era corrotta? Dalla mia scrivania mai visto nulla"

Il sindaco di Pessano Alberto Villa sull’inchiesta della Guardia di finanza con 5 in manette. Al centro delle accuse a carico di Angela Galbiati anche la turbativa d’asta per sgombero neve e verde

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Corruzione e turbativa d’asta, arresto e perquisizione della Guardia di finanza in Comune a Pessano. In manette Angela Galbiati, 54 anni, di Biassono, funzionario infedele secondo la procura di Monza che coordina l’indagine delle fiamme gialle partita in Brianza dalla segnalazione di un altro collega integerrimo, che da Macherio ha rispedito la bustarella al mittente. Non così in paese. L’architetto coinvolto è a capo dell’ufficio Lavori pubblici, secondo l’accusa avrebbe pilotato gli appalti per lo sgombero di neve e ghiaccio, per la manutenzione del verde e per la realizzazione della nuova oasi sul Molgora facendo assegnare le commesse all’imprenditore di Verano Francesco Tallarita, 50 anni, suo amico. Un rapporto consolidato anche da frequentazioni serali a casa di lei, secondo gli inquirenti. Lui e altri tre funzionari brianzoli sono ai domiciliari con le stesse accuse. La somma promessa per ringraziare Angela del disturbo era 12mila euro, più un cesto natalizio. I due si incontravano anche in Municipio. Come la mattina del 30 novembre 2020 quando lei lo convinse a presentarsi per l’affidamento diretto del servizio anti-ghiaccio, assegnato alla fine proprio alla Ti-Effe Service srl del brianzolo per 31mila euro, nonostante la società non avesse le macchine necessarie e si appoggiasse a un terzista. La stessa sera il Consiglio comunale approvò come previsto la copertura per la gara speciale. Due giorni dopo Galbiati anticipò al sodale le condizioni tecniche che sarebbero state contenute nel capitolato dell’appalto, concordando con il titolare i prezzi delle singole prestazioni. L’aggiudicazione avvenne il 10 dicembre con determina firmata dall’amica. Sotto la lente dei magistrati anche i lavori per la realizzazione di una riserva sul Molgora, valore, 49mila euro, finita alla Mmt srl, altra società riconducibile a Tallarita, con determina del 25 febbraio 2021, in calce sempre il nome della Galbiati.

Stesso copione per la manutenzione del verde, valore però notevolmente più alto, 164mila euro dopo un ribasso d’asta del 47% (si partiva da 390mila euro) assegnata allo stesso imprenditore nell’aprile dell’anno scorso. Lei, come le altre volte era presidente della commissione esaminatrice. Il sistema in un anno e mezzo ha fruttato al gruppo veranese tre commesse. Per la piccola comunità è una frustata. Il sindaco aspetta che la giustizia faccia il proprio corso: "Dalla mia scrivania non ho mai notato manovre strane, altrimenti avrei fatto il mio dovere – dice il sindaco Alberto Villa -. Credo nella magistratura e sono garantista. Confido nel fatto che la dipendente possa spiegare la propria posizione". Ieri i finanzieri hanno prelevato In Municipio i dossier relativi alle gare al centro dell’inchiesta.

Barbara Calderola

Stefania Totaro

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