Frenata Covid Lombardia: -19% contagi in una settimana (ma col ponte rallentano i test)

Più di 44mila morti e quasi 4 milioni di casi in pandemia, ma ora il calo è oltre sei volte la media italiana. Il virologo Pregliasco: "Siamo sul plateau però attenzione, il virus e l’influenza saranno con noi anche a Natale"

Tamponi

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Il coronavirus rallenta in Italia e tira il freno in Lombardia, dove l’ultimo bollettino settimanale del Ministero della Salute certifica 35.239 nuovi contagiati scoperti tra il 2 e l’8 dicembre, in calo del 18,7% rispetto ai 43.350 della settimana precedente (quando risultavano già in calo, ma assai più lieve, dai 44.869 registrati tra il 18 e il 24 novembre). Nell’ultima settimana anche in Italia i casi (221.154) sono in calo, ma solo del 2,8% rispetto ai 227.440 segnalati tra il 24 novembre e il 1° dicembre.

Certo, nella frenata lombarda che vale sei volte e mezzo il rallentamento nazionale potrebbe aver inciso il ponte dell’Immacolata, settimanalizzato col mercoledì di Sant’Ambrogio per il milione e 400 mila residenti a Milano più tutti gli altri lombardi che ci lavorano: nei giorni festivi si fanno meno tamponi e di conseguenza si scoprono meno casi, e in effetti in Lombardia, tra venerdì 2 e giovedì 8 dicembre, se ne son fatti oltre 31mila meno della settimana precedente, con un calo più che doppio (-12,7%) rispetto al -5% di test registrato nello stesso intervallo in tutta Italia. Ma percorrendo a ritroso i bollettini settimanalizzati dal ministro alla Salute Orazio Schillaci si nota che la salita dell’ultima ondata pandemica s’è interrotta due settimane fa, sia in Italia che in Lombardia. E nell’ultima settimana la lieve discesa della curva è un tonfo per la Lombardia, che ai ritmi attuali di nuovi positivi quotidiani (cinquemila in media) mentre leggete quest’articolo potrebbe già aver scavalcato la soglia dei quattro milioni di contagiati ufficiali dall’inizio della pandemia (il conto dell’ultimo bollettino regionale s’attestava all’8 dicembre compreso a 3 milioni 997.099 in due anni e quasi dieci mesi).

Quello che purtroppo non imbocca la discesa insieme ai contagi, come ci ha insegnato la pandemia, è il numero dei decessi per Covid, che anche nella settimana tra il 2 e l’8 dicembre sono aumentati, dai 189 della precedente a 222: la Lombardia all’Immacolata aveva superato un altro poco invidiabile traguardo, quello dei 44 mila morti (44.073) dal 20 febbraio 2020. Sul fronte ospedaliero, invece, l’occupazione dei reparti conferma la stabilità portata dalle vaccinazioni e dai richiami di massa che da metà 2021 hanno impresso la vera svolta alla storia della pandemia: giovedì in tutta la regione si contavano 33 ricoverati Covid in terapia intensiva e 1.458 in area medica, in linea con i 26 e 1.451 rispettivi del 1° dicembre.

Il virologo della Statale Fabrizio Pregliasco invita però a "non abbassare la guardia": "Il dato sull’incidenza è poco affidabile", ricorda, perché "il numero dei casi è sottostimato" da che sono arrivati massicciamente sul mercato i test fai-da-te "che molti non notificano" alle autorità sanitarie. "Siamo probabilmente al plateau di un’onda che continuerà", ragiona, e avverte: "Il Sars-CoV-2 resterà con noi anche a Natale, insieme ai virus dell’influenza stagionale e delle altre infezioni respiratorie, che stanno aumentando".

Giulia Bonezzi

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