La fotografia degli hub vaccinali fra polemiche, chiusure e appelli

Vizzolo attivo in agosto, il centro al Mumac di Binasco verso lo stop. A Segrate 6mila ancora da immunizzare

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di Alessandra Zanardi

"I Comuni che hanno messo a disposizione spazi e risorse per gli hub vaccinali? Sarebbe giusto riconoscere loro dei contributi a copertura delle spese. Per ora non si è visto nulla". A parlare è la sindaca di Vizzolo Predabissi Luisa Salvatori. Il suo è uno dei Comuni che ospitano da mesi un centro vaccinale anti-Covid, allestito prima nei locali del polo socio-culturale, quindi, dallo scorso aprile, nel palazzetto dello sport. "Abbiamo aderito alla campagna con convinzione e messo a disposizione le nostre strutture, in un’ottica di servizio - spiega -. Abbiamo al tempo stesso sostenuto delle spese per le utenze e la sistemazione delle aree esterne al palazzetto. In questi mesi inoltre il Comune ha dovuto rinunciare agli introiti che derivano dall’affitto della palestra alle società sportive". "Col via vai di auto dirette all’hub, i vizzolesi si sono trovati a convivere con un traffico, al quale non erano abituati. Notevole anche l’impegno dei volontari a sostegno del centro", aggiunge Salvatori, che ha scritto alla Regione per chiedere "un riconoscimento economico per le spese effettuate e per quelle ancora necessarie per far funzionare questo servizio, fondamentale per tutto il Sud Milano".

Gestito dall’Asst di Melegnano e della Martesana, l’hub di Vizzolo resterà aperto tutto agosto (ad eccezione delle giornate del 14, 15, 21 e 22) anche per riassorbire una parte dell’utenza di Novegro, in capo al gruppo San Donato e ormai prossimo alla chiusura. Non solo. È molto probabile che la struttura di via Verdi rimarrà in funzione almeno fino alla metà di ottobre. Si avvia invece verso la chiusura l’hub di Binasco, un altro polo in carico all’Asst, dove si viaggia "sulle 400 iniezioni al giorno", dice Alessandra Nardi, responsabile dei centri vaccinali dell’azienda socio-sanitaria del Sud-Est Milanese. Il 6 agosto sarà l’ultima giornata di attività della struttura, ricavata all’interno del Mumac, il museo delle macchine per il caffè, messo a disposizione dal gruppo Cimbali. "Ci è sembrato corretto consentire al museo di riprendere la sua attività - spiega Nardi -, tanto più che la popolazione della zona ha raggiunto un buon livello di copertura vaccinale e quell’area geografica è servita anche dall’hub di Humanitas".

Intanto da più parti si ribadisce l’invito a proteggersi dal Covid e a considerare il vaccino l’unica arma efficace contro il virus. Il sindaco di Segrate Paolo Micheli lancia un appello agli indecisi: "Vaccinatevi. Sono oltre 6 mila i segratesi che non lo hanno ancora fatto. Stiamo cercando di organizzare dei punti mobili per intercettare i cittadini nei loro stessi quartieri. E a settembre riapriremo le aule studio, con accesso solo agli studenti dotati di green pass".

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