La cultura sbarca in periferia, lo Stato stanzia 2,5 milioni di euro

Concluso il bando comunale con i fondi nazionali: finanziati 47 progetti. In campo Scala e Piccolo

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Centoundici progetti presentati, 71 promossi, 46 finanziati. Questi i numeri di “Milano è viva’’, il bando comunale finanziato con 2,5 milioni di euro del ministero della Cultura che punta ad animare con progetti culturali e spettacoli di varie arti i quartieri della periferia cittadina, quelle oltre la circonvallazione della 90-91.

La partecipazione al bando è stata ampia ma il finanziamento statale ha permesso di finanziare 47 progetti con tagli da 15 mila (14 progetti), 45 mila (15) e 90 mila euro (18) in base all’ampiezza, alla multidisciplinarietà e al valore del progetto stesso. I progetti finanziati si svolgeranno in due diverse finestre temporali: da qui al 2 ottobre e dal 1° al 31 dicembre prossimi. Tra i progetti finanziati, la Scala in città della Fondazione Teatro alla Scala e Sguardi insieme del Piccolo Teatro. Sette progetti sono previsti anche nel territorio del Municipio 1, come segmenti di iniziative più complesse che si sviluppano prevalentemente oltre la cerchia della circonvallazione esterna. All’interno dei territori dei nove Municipi, sono coinvolti oltre 80 quartieri, tra cui Dergano, Baggio, Casoretto, Forze Armate, Quintosole, Stadera, Quarto Oggiaro, Crescenzago, Chiaravalle, Giambellino, Gratosoglio e QT8, solo per citarne alcuni.

Le iniziative si svolgeranno lungo tutta l’estate e durante il mese di dicembre, animando la città fino alla fine del 2022: sono infatti 30 i progetti finanziati che riguardano il periodo estivo (fino al 2 ottobre) e 17 quelli che attueranno la loro progettualità in dicembre, nell’ultimo scorcio dell’anno. In totale, si tratta di oltre 500 iniziative diffuse, che coinvolgono oltre 100 soggettioperatori che operano nel campo dello spettacolo in città. Il sindaco Giuseppe Sala, in Sala Alessi per la presentazione dei risultati del bando insieme all’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi (nella foto), è soddisfatto ma subito rilancia: "Questa iniziativa è una buona opportunità e non è irrilevante il fatto che paghi il Governo. L’indicazione è privilegiare le aree oltre la circonvallazione esterna della 90-91. Abbiamo avuto tante richieste e non siamo riusciti ad accontentare tutti. Ora dirò al Governo che l’operazione è molto gradita e mi aspetto che venga rilanciata anche nei prossimi anni, non deve essere un finanziamento “una tantum’’".

Insomma, Palazzo Marino batte cassa in vista del 2023 per far sì che il ministero della Cultura torni a finanziare le attività culturali nelle periferie milanesi, sempre presentate da organismi finanziati nell’ambito del Fus o comunque operanti nel settore dello spettacolo dal vivo da almeno tre anni.

M.Min.

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