Kirill Mezenok, il mago dei palleggi insulta i carabinieri a Milano: scatta la denuncia

Nei guai il campione di football freestyle. La lite in strada e il raid contro i militari: "Non siete un c., non valete niente"

Il ventinovenne russo Kirill Mezenok, campione di football freestyle

Il ventinovenne russo Kirill Mezenok, campione di football freestyle

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Milano - Dai palleggi acrobatici in corso Vittorio Emanuele alle esibizioni ai Mondiali di calcio, fino alle collaborazioni con colossi come Adidas e con club di Serie A come Milan e Juve. Kirill Mezenok, russo trapiantato all’ombra della Madonnina, è una vera e propria istituzione nel football freestyle: le sue evoluzioni da funambolo fanno il pieno di visualizzazioni su Instagram e TikTok, social dove in passato ha postato foto e video con calciatori di primo piano del nostro campionato.

Ieri notte, proprio nel giorno del suo ventinovesimo compleanno, il virtuoso del pallone è finito nei guai: è stato denunciato dai carabinieri del Radiomobile per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale e per rifiuto di fornire le sue generalità. La storia, stando a quanto risulta al Giorno, inizia qualche minuto dopo l’1.30: gli operatori della centrale operativa di via Moscova inviano i colleghi del pronto intervento allo Stadera, in via De Santis angolo Lusitania, per una lite in strada tra un uomo e una donna. Gli investigatori accertano che si tratta di una discussione per futili motivi e che nessuno dei due ha bisogno di cure mediche; poi chiedono a entrambi i documenti per identificarli. La donna, che poi risulterà essere la fidanzata di Mezenok, consegna la carta d’identità. Lui, invece, si rifiuta in malo modo, ritenendo che i carabinieri non abbiano alcun titolo per chiedergli nome e cognome. A quel punto, i militari gli spiegano che la mancata esibizione di un documento è punita con una denuncia e che nel caso dovranno accompagnarlo in caserma per gli accertamenti del caso. Così il russo, seppur controvoglia, tira fuori il documento.

Finita? No, perché la donna chiede ai carabinieri di accompagnarla nel suo appartamento, in zona Cermenate: deve recuperare alcuni effetti personali perché vuole trascorrere la notte in albergo o a casa di parenti. Davanti all’ingresso dello stabile ci trovano il ventinovenne, che ha con sé le chiavi dell’abitazione: "Al quinto piano – chiarisce – entro da solo con la mia ragazza in casa, voi non potete accedere, non avete titolo. Basta, mi state irritando e aggredendo, voi non siete nessuno". Un carabiniere si avvicina per provare a calmarlo, ma per tutta risposta l’altro lo allontana a spintoni e lo affronta faccia a faccia: "Tu chi c. sei! Non sei un c. di nessuno, non vali niente". I militari decidono di bloccarlo, ma Mezenok cerca di divincolarsi in tutti i modi: nel momento in cui gli stanno mettendo le manette, il russo scaraventa a terra un vicebrigadiere, che nella caduta si ferisce al pollice destro e al ginocchio sinistro (prognosi di 6 giorni all’ospedale San Giuseppe). Poi il ventinovenne viene portato negli uffici del Radiomobile alla caserma Montebello: fino a ieri incensurato, viene denunciato a piede libero, d’intesa col pm di turno Francesco Cajani, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni e rifiuto di fornire le proprie generalità.

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