J-Ax volontario per un giorno: il cantautore serve pasti all'Opera San Francesco/ VIDEO

Un’esperienza utile ma anche divertente, che ha permesso di vedere in prima persona quale sia da 60 anni l’aiuto messo in campo da OSF per i bisognosi

J-Ax “Volontario all’Opera per un giorno”

J-Ax “Volontario all’Opera per un giorno”

Milano, 20 maggio 2019 - J-Ax volontario per un giorno. L'amatissimo cantautore rap ha accettato di partecipare all’iniziativa di Opera San Francesco per i Poveri “Volontario all’Opera per un giorno”, che in questi primi mesi del 2019 ha visto molti volti noti protagonisti all’interno dei servizi di OSF che da 60 anni a Milano costituisce un punto di riferimento per i poveri.

J-Ax, all’anagrafe Alessandro Aleotti, accompagnato da Padre Vittorio Arrigoni, ha prima visitato il Poliambulatorio di Opera San Francesco - dove lo scorso anno sono state garantite più di 36mila visite gratuite e offerti oltre 60mila farmaci - poi il Servizio Accoglienza - dove invece vengono rilasciate le tessere per accedere ai servizi di OSF.  Ha quindi indossato una t-shirt con logo OSF, messo il grembiule e il badge e ha servito un piatto caldo agli uomini e alle donne, italiani e stranieri che, come ogni giorno, frequentano numerosi la Seconda Mensa sita in Piazzale Velasquez. Ha dimostrato da subito grande empatia e buona volontà, scherzando e ascoltando con attenzione i consigli e i racconti di volontari, utenti e di fra Daniele, responsabile della Mensa. Ha anche voluto occuparsi del lavaggio e l’igienizzazione dei vassoi al termine della distribuzione dei pasti.

Un’esperienza utile ma anche divertente, che ha permesso ad Alessandro di vedere in prima persona quale sia da 60 anni l’aiuto messo in campo da OSF per i bisognosi, garantito grazie ai suoi servizi e ai numerosi volontari. Un entusiasmo sincero che gli ha fatto definire OSF “Supereroica!”. Al termine del turno, J-Ax ha raccontato: “OSF rappresenta un’eccellenza per Milano. Dopo averla visitata penso che debba essere presa ad esempio sia nell’ambito della sanità, che in generale in quello dell’aiuto ai poveri. Mi ha molto colpito la qualità suprema di ogni suo servizio e per questo vorrei dire ai giovani che aiutare gli altri non giova solo a chi si trova in una situazione di difficoltà, ma prima di tutto a noi stessi. Vivere in un mondo migliore, è un bene per tutti.”

Questa mattinata di volontariato di J-Ax consolida il progetto ideato per celebrare in modo concreto l’anniversario di OSF: il 20 dicembre 1959, 60 anni fa, Fra Cecilio - portinaio del convento di viale Piave - inaugurava la Mensa dei Poveri di corso Concordia, quella che tutt’oggi è capace di offrire fino a 2500 pasti al giorno a chi si trova in difficoltà. Il primo servizio di OSF, al quale negli anni sono susseguiti molti altri, allo scopo di dare un sostegno concreto a chi soffre. Da allora infatti, uomini, donne e famiglie possono contare su due Mense - a quella storica si è infatti aggiunta la più recente in Piazzale Velasquez; un Servizio Docce e Guardaroba che permette loro di lavarsi e avere degli abiti puliti; sul Poliambulatorio grazie al quale ricevono cure mediche e medicinali gratuitamente; sull’Area Sociale che offre supporto per la ricerca di lavoro, guida e assiste gli utenti che intendono riprendere in mano la propria vita professionale, sociale o hanno necessità di una sistemazione abitativa - attraverso il Progetto Housing First e Housing Sociale. Senza dimenticare il Centro Raccoltadove i cittadini possono consegnare le loro donazioni di indumenti o medicinali che andranno a beneficio dei poveri.

Tutto questo è da sempre reso possibile grazie a un grande numero di volontari, persone che hanno deciso di impegnarsi concretamente in favore del prossimo meno fortunato. Quasi 1000 cittadini – 200 dei quali medici - che permettono ogni giorno il perfetto svolgimento di tutte le attività di aiuto di Opera San Francesco. “Ciò che desideriamo - dichiara Fra Marcello Longhi, presidente di Opera San Francesco - da sempre, ma ancor di più in questo anno per noi importante, è far conoscere a quante più persone possibili la qualità della vita e le necessità dei tanti poveri che ancora vivono nelle nostre comunità, accanto a noi. “Volontario all’Opera per un giorno” è un progetto nato a questo scopo. OSF per chi soffre lavora da 60 anni con impegno e professionalità: ogni giorno infatti offriamo a chi è in difficoltà e si sente solo, non solo aiuto concreto, ma anche ascolto e conforto, basilari per riacquistare la dignità perduta. Ma non è mai abbastanza: occorre quindi migliorare i nostri servizi e per farlo serve il pensiero, il supporto e l’impegno di tutti, in prima persona, senza voltarsi dall’altra parte. Così il mio augurio per OSF non può che essere che, in questo 2019 e in futuro, continui a essere il luogo dove rinascono la dignità e la speranza.”

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro