“Italia c’è“ diventa partito e chiama Sala

Il fondatore Librandi: siamo pronti a cedere la nostra casa al sindaco per creare un nuovo centro

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L’associazione “Italia c’è“ si prepara a diventare un partito di centro. Anzi, si prepara a diventare il centro. E ha già in programma il primo congresso a settembre a Milano. La scelta della città non è casuale perché proprio qui, lo scorso anno, alle elezioni Comunali, si è presentata la lista “Riformisti uniti. Lavoriamo per Milano“ che già riuniva diverse realtà: da Italia Viva, ad Azione fino ai Radicali di +Europa a sostegno della ricandidatura del sindaco Giuseppe Sala". Così spiega uno dei fondatori del sodalizio, Gianfranco Librandi, deputato di Italia Viva e imprenditore, aggiugendo che "Sala non è nell’associazione “Italia c’è“ ma cederemmo la casa per avere lui come capo. Sala non c’è anche se è l’ideale". Il progetto di “Italia c’è“, spiega ancora Librandi, è nato "studiando chi non vota, il desiderio di soluzioni politiche degli italiani", uno studio basato anche su sondaggi. E proprio "i sondaggi dicono che Sala in questo momento è la guida più adeguata. Né Matteo Renzi né Carlo Calenda hanno l’appeal necessario. Dato che tutti vorrebbero il Centro ma ad oggi un Centro non c’è e c’è, invece, la minaccia di sovranisti e populisti, abbiamo deciso – conclude Librandi – di scendere in campo per fermare questa deriva evitando di finire nelle mani di Orban e Putin".

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