Milano, esperimento all'Istituto dei Ciechi: gli occhi della fantasia vedono senza limiti

Il test in occasione della Giornata del Braille: per l'occasione bimbi non vedenti e normodotati hanno creato insieme dei mondi con la pasta modellabile

Cinque coppie di bambini protagoniste di un laboratorio creativo all'Istituto dei Ciechi

Cinque coppie di bambini protagoniste di un laboratorio creativo all'Istituto dei Ciechi

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Milano - «È un alce che salva un lupo da una bufera di neve, riscaldandolo". "Io ho fatto le ruote e la strada, lui il motore per fare andare la macchina velocissima". "Il nostro vulcano ha una lava magica, con tutti i colori dell’arcobaleno". Colori che i bambini sanno vedere con il cuore, più che con gli occhi. La disabilità non è una barriera per i piccoli: lo dimostra l’esperimento che ha riunito 5 coppie di bambini, ipovedenti e normovedenti, protagonisti di un laboratorio creativo organizzato dall’Istituto dei Ciechi di Milano in collaborazione con Play-Doh. Affondando le mani nella pasta da modellare, i bambini hanno dato forma alla loro fantasia: tutti coinvolti nello stesso modo. Una bella notizia diffusa in occasione della Giornata nazionale del braille, che si celebra oggi, istituita il 3 agosto del 2007.

"Rappresenta un momento di forte sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti, per richiamare l’attenzione su quanto il braille sia un esempio di reale inclusione sociale permettendo l’accesso alla cultura e all’informazione a tutti coloro che soffrono di minorazioni visive", spiegano i promotori dell’iniziativa. L’esperimento dell’Istituto dei Ciechi "dimostra che non esistono barriere nel gioco e che la collaborazione è alla base del divertimento. Dando forma all’immaginazione tutti possono esprimersi allo stesso modo, giovando dei talenti e delle capacità di ognuno". E se ai bambini viene naturale, agli adulti spesso occorre ricordarlo: i più piccoli sono in grado di insegnare ai grandi ad accettare e superare le diversità.

Lo conferma il direttore scientifico dell’Istituto, Franco Lisi: "Attività come queste aiutano a dimostrare quanto sia importante continuare a lavorare sull’inclusione delle persone cieche e ipovedenti. I bambini, poi, ci dimostrano concretamente che collaborare è più che possibile, è fondamentale. Attraverso la manualità e il tatto, infatti, riusciamo a esprimere appieno la nostra creatività". Accompagnati dai genitori, guidati da esperti educatori e circondati da tantissimi vasetti di pasta da modellare colorata, Lorenzo, Beatrice, Gaia, Syria, Caterina, Michele, Davide, Chiara, Ginevra e Riccardo hanno dimostrato che la fantasia abbatte ogni ostacolo.

Tutti i bambini hanno giocato sperimentando e collaborando tra loro senza perdere la spontaneità, guardando alle differenze come risorse. Quindi hanno creato mondi diversi, animali fantastici, creature mai esistite, luoghi immaginari. "Le differenze che per gli adulti possono risultare insormontabili, come per magia agli occhi dei bambini non sono più un ostacolo".  

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