Isolato al Sacco il virus del vaiolo delle scimmie

La vicepresidente della Regione, Letizia Moratti: "Risultato importante per la ricerca scientifica, ora sarà possibile saggiare antivirali"

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Milano - È stato isolato al laboratorio di “Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle Bioemergenze“ dell’ospedale Sacco di Milano il monkeypoxvirus, vale a dire: il virus responsabile del vaiolo delle scimmie, l’epidemia attualmente presente in Europa. A darne notizia è stata la Regione Lombardia nella prima serata di ieri. "Questo – spiega Letizia Moratti, vicepresidente della Giunta lombarda e assessore al Welfare – rappresenta un importante risultato per la ricerca scientifica in quanto sarà possibile saggiare l’attività di farmaci antivirali e testare la risposta anticorpale dei pazienti che hanno contratto l’infezione e della quota di popolazione vaccinata contro il virus del vaiolo. Una ulteriore testimonianza del valore della ricerca scientifica dei laboratori lombardi".

Fino ad oggi in Lombardia si sono contati cinque casi di positività al vaiolo delle scimmie. Due di questi sono stati individuati giovedì: in entrambi i casi i pazienti si sono rivolti all’ospedale Niguarda di Milano e la loro positività è stata diagnosticata dai laboratori dell’ospedale San Matteo di Pavia. Secondo quanto riferito già giovedì dall’assessorato regionale al Welfare, i due casi sono riconducibili a cluster internazionali. Più precisamente, stanto a quanto ha appreso “Il Giorno“, i due pazienti erano da poco rientrati da Mykonos (in Grecia) e dalle Canarie. L’uno e l’altro da giovedì sono in isolamento al loro domicilio, sotto osservazione e in condizioni stabili, non preoccupanti. Altri due positivi erano stati individuati mercoledì mentre il primo caso in assoluto – un trentenne di ritorno dalla Spagna e quindi collegabile al focolaio delle Canarie – era stato diagnosticato di nuovo al Sacco.

Alzando lo sguardo al resto del Paese, i casi confermati ad oggi sono 10, con l’ultima segnalazione di un primo contagio in Liguria. "Non sappiamo se stiamo solo vedendo la punta dell’iceberg" afferma Sylvie Briand, direttrice del “Dipartimento globale di preparazione al rischio infettivo“ dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, durante una presentazione agli Stati dell’Unione Europea in relazione alla diffusione del virus. Gli esperti stanno cercando di determinare cosa abbia causato questa "situazione insolita" e i risultati preliminari non mostrano variazioni o mutazioni nel virus del vaiolo delle scimmie, ha aggiunto. Intanto i contagi crescono di giorno in giorno in vari paesi: in Spagna sono saliti da 84 a 98, altri 16 casi sono stati individuati nel Regno Unito, portando il totale a 106.