Trezzano sul Naviglio, ex IperDì all’insegna del Gigante

Sulla Nuova Vigevanese la svolta riporta la speranza di occupazione

IperDì

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Milano, 4 giugno 2019 - Il fermento che ieri mattina ha animato l’ormai ex supermercato a insegna “IperDì”, lungo il controviale della Nuova Vigevanese, non è passato inosservato ai cittadini e agli ex lavoratori di “Generalmarket srl”, il gruppo brianzolo della grande distribuzione colpito da una profonda crisi aziendale. Vedere tecnici e operai intorno alla struttura di via Curiel, constatare con i propri occhi tavole e progetti di riqualificazione dell’edificio e, ancora, sentire parlare di «imminente apertura» ha riacceso le speranze e alimentato l’entusiasmo per un nuovo inizio. Secondo il cronoprogramma, infatti, l’edificio dovrebbe essere riqualificato: in questi giorni sono in corso i sopralluoghi, poi inizieranno i lavori e, a metà settembre, il supermercato dovrebbe riaprire sotto l’insegna «Il Gigante». «E’ stato un lungo e faticoso lavoro di mediazione, ma alla fine siano riusciti a ottenere la quadratura del cerchio – dice il sindaco Fabio Bottero – la scorsa settimana è stata concessa l’autorizzazione commerciale e il permesso a costruire, ovvero quello strumento che permette di riqualificare la struttura seguendo i lay-out e i colori de Il Gigante».

Dopo la trattativa con la proprietà e quella con il player della grande distribuzione per l’assunzione del personale in forza al supermercato di Trezzano, ha aggiunto «cerchiamo di accelerare i tempi e andare dritti verso la meta: garantire i posti di lavoro ai dipendenti del punto vendita IperDì di Trezzano e restituire un servizio ai residenti di un importante quartiere del nostro territorio». Un passo importante per i lavoratori, poco più di una trentina dopo le vicende dell’ultimo anno, che dallo scorso settembre sono rimasti a casa, senza lavoro: prima in aspettativa, poi in cassa integrazione e, in ogni caso, con problemi relativi ai ritardi nel versamento dei relativi stipendi o sussidi. Anticipando i tempi, con questa soluzione l’amministrazione ha puntato a garantire la certezza dell’occupazione senza dover attendere l’esito dell’asta legata alla cessione dei rami d’azienda della catena prevista per fine mese.

Un risultato importante per una realtà commerciale che, già da parecchi mesi prima della richiesta di concordato preventivo presentato presso il tribunale di Monza dal gruppo brianzolo, aveva dimostrato i suoi segni di cedimento: per mesi i dipendenti del supermercato trezzanese aveva lavorato con scaffali semi vuoti prima di gettare la spugna e abbassare la saracinesca una volta per tutte. Ma il caso Trezzano appare come una mosca bianca all’interno della vicenda che interessa i supermercati a insegna IperDì e SuperDì: per il resto del gruppo la crisi non è per niente risolta. Nell’ultimo incontro al Ministero delle attività economiche , la srl brianzola aveva dichiarato la volontà di aprire una procedura di mobilità per 345 dipendenti, cioè l’intera forza lavoro del gruppo

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