"Io, tra i primi prof. Materia cruciale per i bimbi"

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"Finalmente è stato messo il tassello che mancava alle primarie". Così Antonino Bellia, 40 anni, professore di educazione motoria, commenta la svolta. Lui è tra i primi 110 docenti-specialisti arruolati nelle quinte elementari di Milano. Destinazione: istituto comprensivo Perasso, a Crescenzago. Dove si sta destreggiando tra le palestre di via Bottego e via San Mamete.

Com’è stato l’impatto?

"Molto positivo. Non solo per gli insegnanti ma per gli studenti, che sono entusiasti. Credo sia una materia fondamentale per lo sviluppo psico-fisico del bambini e che sia al pari di tutte le altre. Con l’educazione motoria alle primarie non solo si fa attività fisica e ci si approccia agli sport. È una valvola di sfogo per i bambini e un’occasione anche per chi non fa o non può permettersi attività extra, oltre a essere una palestra di vita".

Lei è uno dei 110 ’specialisti’. Che percorso ha alle spalle?

"Ho una laurea magistrale in Scienze motorie, ho sempre insegnato questo, anche alle superiori. Ho allenato bambini, adulti, anziani, lavorando nelle scuole e nei centri di aggregazione. È la mia vita".

Come siete organizzati quest’anno?

"Siamo partiti con le quinte, io ne sto seguendo nove. Sono l’unico specialista all’istituto Perasso e mi divido tra le due palestre, bellissime e attrezzate. L’occhio tecnico non poteva che cadere lì".

Non scontato visto che gli impianti sportivi sono spesso il tallone d’Achille in Italia.

"Vero. Ma qui sono un fiore all’occhiello".

E con gli orari? Acrobazie?

"Per fortuna essendo due scuole dello stesso plesso e non molto distanti siamo riusciti a creare un orario insieme".

Primo passo in quinta e l’anno prossimo tocca alla quarta?

"Speriamo che educazione motoria entri presto a regime anche per i più piccoli".

Ce n’è bisogno?

"Sì, la sedentarietà si notava già tra i bambini, più abituati a trascorrere ore davanti ai pc. Dopo la pandemia l’attività fisica si è fatta ancora più urgente. E credo si sia capita anche la necessità di affidarsi a specialisti per permettere ai ragazzi di raggiungere obiettivi importanti: oltre alla coordinazione e all’equilibrio, vorremmo che i ragazzi migliorassero anche la relazione con lo spazio-tempo, imparassero il valore del fair play. Con lo sport si migliora il problem solving". Si.Ba.

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