Inzago, Palio degli Asini? Adesso si media

Comune e Pro Loco cercano una soluzione senza traumi

Palio degli Asini

Palio degli Asini

Milano, 16 marzo 2019 - Il sogno duro a morire del Palio degli Asini introdotto a metà anni Ottanta per arricchire l’antica Fiera del Bestiame di Inzago nata nel 1803. Rispolverato di recente dai vertici della Pro Loco che avevano manifestato il desiderio di far rinascere con una formula al passo con i tempi - senza stress per gli animali - la competizione cancellata nel 2015, dopo i blitz degli ambientalisti.

In realtà, loro non hanno mai smesso di minacciare gli amministratori, che in passato hanno anche sporto denuncia. Una situazione delicata che spinge il Comune ad andarci con i piedi di piombo. Della prossima festa del paese e del palio si occuperà il Comitato Eventi. Un plenum del quale fanno parte la giunta, la Pro Loco e tutte le associazioni. Decideranno tutti insieme. «Ma i fantini non torneranno mai in sella».

Il sindaco Andrea Fumagalli sgombera subito il campo da equivoci. «Non vogliamo urtare la sensibilità di nessuno». Si studierà quindi come aggiudicare il premio al rione più veloce – i ciucci hanno già provato a tagliare il traguardo senza nessuno che li montasse, ma solo con un compagno che li affiancava nel raggiungere la meta. Può darsi che si mantenga il nome all’appuntamento, ma che gli esemplari non partecipino affatto. «Non escludiamo nessuna ipotesi, sarà il Comitato a decidere», ribadisce Fumagalli.

Anche la famosa Fiera che a ottobre richiama migliaia di visitatori dal circondario, alla 216esima edizione, si è aggiornata. Da anni, la fattoria didattica ha preso il posto della compravendita di capi che un tempo era il fulcro della vita economica del villaggio. Adesso, si organizza la kermesse «per celebrare le nostre origini e mantenere salda la nostra identità – spiega il vicesindaco Carlo Maderna – contro il rischio di trasformarsi in un quartiere dormitorio». Inzago sembra avere scongiurato il peggio «la comunità è vivace e partecipa», confermano in Municipio, «ma è un fronte sul quale bisogna portare avanti un lavoro costante».

Il pericolo di trasformarsi in periferia anonima è dietro l’angolo. Palio e Fiera sono due antidoti che permettono a diverse generazioni «di riconoscersi come parte di una stessa storia». Un fil rouge che il 31 marzo passerà da un’altra iniziativa amarcord «Primavera in corte».

Protagonista 2019, la Sciustra, con gli abitanti pronti a raccontare come sono passati indenni dalla corsa al condominio che ha svuotato le ringhiere dopo il Boom economico. E come si sia aggiornata la formula di vita in comune portata in scena strepitosamente da Felice Musazzi con i Legnanesi. Ma questa è una storia che scalda il cuore e fa sorridere. Meno la tensione che quattro anni fa si tagliava con il coltello davanti alla vetrina della storica macelleria Motta per cancellare il Palio. Da una parte gli ambientalisti, dall’altra la polizia. Non successe nulla per fortuna, ma nessuno vuole rivedere fatti del genere.

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