Inzago, la pizza dell’inclusione registra il tutto esaurito

Grande successo a Inzago per la festa organizzata coi ragazzi di PizzAut. Il responsabile Acampora: "Apriremo il ristorante a pandemia terminata".

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di Monica Autunno

PizzAut fa il pieno, in piazza Maggiore vincono l’amicizia, la solidarietà e il sorriso. Un successo strepitoso la serata con il pizza-truck dei ragazzi di Nico Acampora, voluta dall’Amministrazione comunale, fissata da settimane e tappa in casa dell’estate on the road degli straordinari pizzaioli speciali. All’associazione non solo il ricavato delle pizze, ma anche quello di una sottoscrizione a premi dei Commercianti inzaghesi, preziosa aggiunta al paniere. Serata emozionante, musicale, allegra e pure galattica: ospiti speciali fra un’infornata e l’altra i figuranti dell’associazione Order 66, in versione Star wars, in tuta, spada, elmetto e mascherina.

"Chi mi conosce - così Acampora, a sua volta padre di un ragazzino con autismo - e ci segue sa che mio figlio Leo adora Guerre stellari, questo è uno straordinario regalo per lui e per tutti noi". Un grazie a Inzago: "Una serata straordinaria, organizzata dal vicesindaco Carlo Maderna e resa possibile da tanti volontari, grazie a tutti". 120 commensali ai tavoli, in due turni e nel rispetto delle regole sui distanziamenti. Pizza squisita, staff impeccabile: i pizzaioli Aut Matteo e Alessandro, i professionalissimi Aut camerieri Gabriele, Lollo, Leonardo e Lorenzo, presentati uno per uno e accolti da calorosi applausi. Ragazzi e storie: Matteo, "che ha imparato a fare il freestyle con la pasta della pizza alla velocità del lampo, altri ci mettono mesi", Leonardo, "che prima di PizzAut faticava a parlare agli estranei", Lorenzo, geniale con i numeri e le date ("Dategli la vostra data di nascita, vi dirà che giorno della settimana era: forza, sfidatelo"), Gabriele, elegante maitre di sala e studente di storia alla Statale. PizzAut un giro di boa, "pareva impossibile, eccoci qua. E c’era chi diceva che gli autistici non potevano fare le pizze: alcuni libri andrebbero forse riscritti".

Il sogno quello del vernissage per il ristorante di Cassina "lo apriremo appena possibile - così Acampora -, ma solo a emergenza Covid terminata". Intanto il truck viaggia ancora.

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