Milano, investito da un Suv: anziano muore dopo un giorno

Francesco Garzulli aveva 88 anni. Travolto in via Forni è finito su un’auto in sosta. I cittadini: "Subito dissuasori"

Francesco Garzulli

Francesco Garzulli

Milano, 12 luglio 2022 - ​Sull’asfalto luccicano ancora pezzi di vetro, accanto ai segni tracciati con il gesso dalla polizia locale per i rilievi. Siamo in via Forni, quartiere Comasina, all’altezza del civico 22, dove lo scorso giovedì poco prima delle 8.30 un anziano di 88 anni è stato preso in pieno da un suv mentre attraversava la strada. "Il rumore è stato tremendo – racconta un’abitante –. Ci siamo affacciati alle finestre e il signor Francesco era a terra", dopo un “volo“ che lo ha fatto finire contro un’auto in sosta. Immediati i soccorsi. Poi il trasporto all’ospedale Niguarda (in codice giallo). Ma Francesco Garzulli, che avrebbe compiuto 89 anni il prossimo 24 settembre, è morto il giorno dopo. Troppo gravi le ferite e i traumi riportati. La dinamica è ancora da accertare ma secondo quanto riferito da alcuni testimoni l’anziano stava rientrando a casa a piedi dopo aver svolto alcune commissioni. Da capire se abbia attraversato sulle strisce (che in quel punto sono presenti) o qualche metro più in là. Ma non ha raggiunto mai il bordo del marciapiede, perché è stato travolto da un’auto. "Un suv guidato da un giovane che si è subito fermato a prestare soccorso, sotto choc", continuano i testimoni. L’impatto è stato violentissimo, tanto da farlo finire su una macchina che era parcheggiata regolarmente sullo stallo blu lungo l’asfalto. "Una botta tremenda", al punto da mandare in frantumi il vetro del lunotto dell’auto e ammaccare la carrozzeria sulla parte posteriore.

"Questa morte improvvisa ci strazia – dice la figlia Daniela –. Mio padre abitava da sempre in Comasina, nel quartiere era molto conosciuto. Nella vita era stato un impiegato comunale e ora, in pensione, si divertiva a fare il nonno". Lascia una moglie, due figlie, tre nipoti e altrettanti pronipoti. "Era appassionato di moto, le aveva pure guidate. Ed era contento di giocare con i suoi nipoti, ai quali raccontava i segreti dei motori. Era una persona molto attiva, che si dava da fare anche per gli altri. Aveva voglia di vivere", aggiunge la figlia. Che rivolge anche un pensiero all’investitore: "Il tuo dolore è uguale al nostro". Tutti coloro che conoscevano Francesco Garzulli ora sono in lutto. "Era una persona straordinaria. Ogni volta che avevo bisogno di aiuto, lui correva. “Faccio io“, mi diceva per qualunque cosa", sottolinea Giuliana Gallarati, una vicina di casa.

Sulla pagina Facebook della social street “Non sei della Comasina se...“ abbondano i messaggi di condoglianze, insieme a richieste rivolte a Comune e Municipio 9: "Bisogna intervenire per limitare la velocità delle auto nelle strade della Comasina. Basterebbero dissuasori per evitare altre tragedie".

 

 

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