Milano, sfida all’Islam: ponte di via Adriano a Ben Gurion

Comune, mozione di De Chirico (FI): l’intitolazione non è una provocazione ma punta all’integrazione tra israeliani e musulmani

David Ben Gurion

David Ben Gurion

Nelle vicinanze ci sono la Casa della Cultura Musulmana di via Padova 144 e gli ex bagni pubblici di via Esterle, inseriti nel bando comunale per i nuovi luoghi di culto. Insomma, una moschea e una possibile nuova moschea. Il ponte di via Adriano è poco distante e il capogruppo di Forza Italia in Comune Alessandro De Chirico propone di intitolarlo a una personalità storica certamente non vicina alla comunità islamica, David Ben Gurion, fondatore dello Stato di Israele e primo premier del suo Paese. Un atto che "non deve essere visto come una provocazione, ma come sfida per l’integrazione", sottolinea l’esponente azzurro, che subito dopo spiega nei dettagli la sua proposta al Consiglio comunale: "Ieri (venerdì per chi legge, ndr ) ho depositato una mozione per chiedere di dedicare al padre del moderno stato di Israele il ponte di via Adriano, vicino a via Padova. Oggi (ieri, ndr ) ricorre il 74° anniversario dell’indipendenza dell’unica democrazia in quell’area del Medio Oriente e segue i giorni dei festeggiamenti della comunità ebraica".

La scelta di De Chirico, naturalmente, ha a che fare con la presenza della moschea di via Padova e con la gara comunale per il nuovo luogo di culto nei vicini ex bagni pubblici di via Esterle. L’azzurro in passato si è detto favorevole alla realizzazione di luoghi di culto per la comunista islamica, ma in questo caso lancia una sfida ai musulmani milanesi che pregano in via Padova: "Con la mozione di dedicare a David Ben Gurion un luogo vicino a molti altri cari alle comunità islamiche cittadine non deve essere visto come una provocazione, ma come sfida per l’integrazione, anche in vista della costruzione di una nuova moschea a Milano. Tutte le varie anime dell’Islam della nostra città vogliono avere un buon rapporto con i nostri concittadini di fede ebraica? Tutte sono disposte ad accettare il diritto ad esistere dello stato israeliano? Tutte sono disposte a riconoscere che, proprio grazie anche a Ben Gurion, gli arabi israeliani nel loro Paese hanno diritto di parola, voto e un loro partito è nella coalizione di governo?".

Al termine di questa serie di domande, De Chirico spiega com’è nata l’idea di presentare questa mozione pro-Ben Gurion: "La comunità ebraica milanese ha oltre 150 anni, ma avendo proposto di dedicare i giardini di piazza Aquileia a Marco Pannella ho scoperto che in quella zona già agli inizi dell’800 c’era un cimitero ebraico. Dobbiamo accogliere, capire e rispettare chi viene da altri luoghi e Milano lo ha sempre fatto. Ma esiste un dovere di chi vuole fare parte della nostra comunità di rispettare in egual modo le altre che sono già presenti e da più tempo contribuiscono alla vita della città? La messa in discussione di questa mozione per l’intitolazione del ponte di via Adriano a Ben Gurion, che figurativamente ricorda l’attraversamento delle acque di Mosé (venerato anche dagli islamici), sarà l’occasione per discutere tutto questo e anche per fare conoscere la lezione di ambientalismo che hanno dato gli ebrei fuggiti dalla Shoah e dalle altre persecuzioni nel mondo facendo “fiorire il deserto”".

 

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