
Via libera al Ministero del Lavoro all’accordo sulla cassa integrazione straordinaria per cessata attività a 110 dipendenti della Ftp Cnh Industrial di Pregnana Milanese. L’intesa sottoscritta da Fim-Fiom e Uilm è il capitolo finale di una vicenda sindacale iniziata nell’ottobre 2019, quando il Gruppo aveva annunciato il trasferimento della produzione dei motori marini nello stabilimento di Torino. Si chiude così l’atelier dei motori che dava lavoro a 240 dipendenti, dove l’artigianalità delle lavorazioni garantiva da decenni la qualità dei prodotti. Il 30 aprile cesserà la parte produttiva, due mesi dopo chiuderà la logistica. La cigs di un anno, fino al 30 aprile 2022, consentirà di trovare una soluzione occupazionale per tutti i dipendenti, evitando licenziamenti grazie all’impegno di Regione Lombardia che avvierà un percorso di politica attiva destinato ai lavoratori. "Questo accordo ci consente di avere un altro anno di tempo per dare un futuro occupazionale ai dipendenti – dichiara Roberta Turi, segretaria generale della Fiom di Milano – resta ancora aperta la partita della reindustrializzazione, c’è un soggetto industriale interessato allo stabilimento che, secondo gli accordi, dovrebbe mantenere un’attività metalmeccanica e farsi carico di 70 operai. Questo è per noi molto importante non solo per chi c’è adesso, ma anche per non arrivare alla chiusura definitiva di un’altra fabbrica". Nel frattempo dopo l’Accordo raggiunto nei mesi scorsi, che prevedeva la possibilità di trasferimenti incentivati nel gruppo Cnh, a Torino, Suzzara o in altri stabilimenti, alcuni lavoratori hanno accettato la proposta. Altri, con i requisiti richiesti, sono andati in pensione, o hanno sfruttato gli incentivi all’esodo. Nelle prossime settimane per consentire a Cnh di completare le produzioni e dismettere gli impianti, i dipendenti saranno chiamati a rotazione in fabbrica. Roberta Rampini