Intesa con il carcere di Bollate per recuperare i device elettronici

WindTre avvia un progetto di formazione e lavoro per i detenuti

Windtre aderisce al memorandum d’intesa con i Ministeri della giustizia e dell’innovazione tecnologica e transizione digitale, per la valorizzazione del lavoro carcerario nel settore delle telecomunicazioni e dell’information communication technology, e varca i cancelli del carcere di Bollate. In base all’accordo, la società di telecomunicazioni offrirà ai detenuti del carcere un’opportunità occupazionale: dopo aver seguito un percorso formativo si occuperanno del recupero e della rigenerazione di apparatati di rete. "Siamo molto orgogliosi di collaborare a un progetto così importante, che ha l’obiettivo di aumentare le opportunità professionali dei detenuti e favorire il loro reinserimento sociale – commenta Pierpaolo Barberini, commercial operations’ director di Wintre –. Comprendiamo appieno il valore dell’attività lavorativa all’interno di un istituto penitenziario e con questo memorandum la nostra azienda punta a offrire una concreta opportunità per maturare competenze che possano agevolare l’integrazione sociale". Non si tratta del primo operatore del settore Tle e Ict che entra nel carcere alle porte di Milano: Vodafone, infatti, dallo scorso novembre collabora con l’impresa sociale Fenixs, per la gestione dello smaltimento degli smartphone non più utilizzabili raccolti nei Vodafone Store. Due le attività del progetto Fenixs: il ricondizionamento di materiale informatico dismesso e il trattamento dei cosiddetti Raee (Rifiuti ambientali elettrici ed elettronici).

Roberta Rampini

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro