Interisti picchiati da ultrà del Milan La Procura chiude le indagini

Un nerazzurro aveva spostato una bandierina rossonera. Spedizione punitiva. di 10 giovani del Diavolo

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Hanno fatto irruzione dal secondo al primo anello blu e hanno aggredito alcuni tifosi della squadra avversaria dopo che un padre, al derby con il figlioletto, ha agguantato loro bandiera e l’ha rimossa poiché impediva la visuale del campo senza sapere che il suo gesto, nel mondo del calcio, è considerato un grave oltraggio. Per questo il pm Francesca Crupi ha chiuso le indagini in vista del rinvio a giudizio, nei confronti di 10 ultrà del Milan, tra cui 6 giovani tra il 23 e i 26 anni e ritenuti i futuri capi della Curva Sud. Le accuse a vario titolo sono lesioni e indebito superamento di barriere (art. 6 bis della legge 40189) e per uno solo resistenza a pubblico ufficiale, mentre a partita in questione è il derby dello scorso 5 febbraio vinto dalla squadra rossonera.

Secondo la ricostruzione della Procura e della Digos, in base ai filmati, il gruppo di tifosi milanisti, dopo che un papà allo stadio con il suo bimbo ha tirato giù una delle loro bandiere per vedere la partita, è sceso nel primo anello blu di San Siro dove siedono i i tifosi non ultrà per una sorta di “spedizione punitiva’’. Qui sono volati calci e pugni e, nel parapiglia, una donna di oltre 60 anni, ora parte offesa, è finita in ospedale con il setto nasale rotto. Per l’episodio il Questore ha anche firmato alcuni Daspo.

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