Inter-Napoli, il sindaco Sala: "Cori indegni, scusate. La prossima volta vado via"

Solidarietà del sindaco a Koulibaly bersagliato dagli insulti razzisti. Milano sotto i riflettori: no allo stop del campionato

Il sindaco Giuseppe Sala in tribuna a San Siro con il patron dell’Inter  Zhang Jindong Suo figlio Steven Zhang è il presidente del club

Il sindaco Giuseppe Sala in tribuna a San Siro con il patron dell’Inter Zhang Jindong Suo figlio Steven Zhang è il presidente del club

Milano, 28 dicembre 2018 - Chiede scusa al calciatore del Napoli Kalidou Koulibaly per «un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle». Parla a nome di tutta Milano il sindaco Giuseppe Sala, una città ferita per l’ennesimo episodio di insulti razzisti negli stadi. «Sono andato allo stadio, seguendo quella passione che mi ha trasmesso mio papà», racconta Sala, supporter nerazzurro. «Quando vado a gioire e soffrire per i colori del mio cuore confesso che spesso penso a lui - prosegue - a quando andavamo insieme a San Siro. Ho preso freddo, mi sono agitato, ho esultato per la vittoria dell’Inter. Ma sono tornato a casa avvilito. Quei “buu” a Koulibaly sono stati una vergogna. Continuerò ad andare a vedere l’Inter, ma ai primi “buu” farò un piccolo gesto, mi alzerò e me ne andrò».

Una città scossa, finita sotto i riflettore per episodi di razzismo e di violenza negli stadi. La Serie A non si ferma, ma la reazione del mondo del calcio ai fatti di Inter-Napoli è di quelle pesanti. Il giudice sportivo ha scelto la stangata per la società nerazzurra: due gare a porte chiuse (contro Sassuolo in campionato e Benevento in Coppa Italia) più una terza da disputare senza la curva (con il Bologna) per i cori anti-napoletani e gli ululati verso Koulibaly durante la sfida contro i partenopei. «Dal 9 marzo del 1908 Inter significa integrazione, accoglienza e futuro - si legge in una nota dell’Inter -. Noi lottiamo da sempre per un futuro senza discriminazioni». La società condanna il gesto, e prende posizione anche la bandiera nerazzurra, il bomber Mauro Icardi: «Sono deluso per quanto successo a San Siro». Gli fanno eco anche i compagni di squadra Keita e Asamoah, che non si sbilancia di fronte alla proposta del sindaco Sala di farlo diventare capitano dell’Inter per la prossima gara per lanciare un messaggio contro il razzismo. Interviene il campione juventino Cristiano Ronaldo. Piovono anche le dichiarazioni politiche, condanne bipartisan del gesto ed espressioni di «imbarazzo e sdegno», richieste di interventi drastici.

Secondo il sindaco, però, non ci deve essere uno stop al campionato di calcio dopo gli incidenti andati in scena a Milano. «Non credo sia il caso di fermare il campionato - sottolinea Sala - anche perché obiettivamente a fronte di comportamenti del genere c’è un sacco di gente che va allo stadio con atteggiamento positivo, che ci porta i bambini». Secondo il sindaco, «si tratta di continuare a lavorare per cercare di migliorare la situazione. Il problema non è solo milanese. A volte capita a Milano, a volte da un’altra parte».

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