Allerta sicurezza per Inter-Eintracht

In arrivo giovedì 14mila tifosi dalla Germania per il match di Europa League

I tifosi dell’Eintracht Francoforte

I tifosi dell’Eintracht Francoforte

Milano, 12 marzo 2019 - L'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive l’ha catalogato come incontro «connotato da elevato profilo di rischio». Tanto da inserire una serie di limitazioni che non riguardano solo le tifoserie delle squadre che si fronteggeranno in campo, ma anche quelle gemellate che potrebbero arrivare a dare manforte.

È massima allerta per Inter-Eintracht Francoforte, il match di ritorno degli ottavi di finale di Europa League che si disputerà dopodomani alle 21 allo stadio Meazza: i responsabili dell’ordine pubblico stanno lavorando da giorni al maxi dispositivo di sicurezza da mettere in campo. La società nerazzurra ha messo a disposizione dei tifosi dell’Eintracht un maxi pacchetto di tagliandi, circa 14mila per i settori terzo blu e terzo rosso, ed è molto probabile che tutti i biglietti a disposizione vengano acquistati. Tradotto: si prepara un vero e proprio esodo dalla Germania. Ovviamente, la stragrande maggioranza dei tifosi è pacifica. L’attenzione è tutta puntata sui circa 300 ultrà della frangia più estrema del tifo organizzato, che verranno costantemente monitorati dagli uomini della Digos. A quanto risulta, quasi tutti dovrebbero arrivare tra domani sera e dopodomani mattina, in aereo o a bordo di pullman organizzati. L'allerta è massima, anche perché c’è un precedente molto recente: la trasferta dei tifosi dell’Eintracht a dicembre a Roma per la gara contro la Lazio nella fase a gironi della stessa competizione continentale. In quell’occasione, centinaia di ultrà crearono il caos in più punti della Capitale: prima in piazzale Flaminio, con lanci di bombe carta e petardi contro i passanti e cariche della polizia per riportare la calma; poi nei pressi dello stadio Olimpico, con veri e propri scontri con gli agenti in tenuta antisommossa nel tentativo di raggiungere l’area riservata ai supporter biancocelesti. Un doppio raid che aveva fatto seguito a quello andato in scena a Francoforte durante la gara d’andata, quando gli ultrà di casa, etichettati come appartenenti a una curva di sinistra, avevano assaltato un bar dove in quel momento c’erano una ventina di laziali, storicamente legati invece a ideologie di estrema destra. A Roma, secondo quanto poi ricostruito dagli investigatori, c’erano pure alcuni ultrà dell’Atalanta, tifoseria gemellata con quella dell’Eintracht.

E questa considerazione ci porta a un altro punto-chiave della vicenda: non è escluso che giovedì si presentino in città esponenti delle curve di Lazio e Atalanta, schierati rispettivamente con Inter e Eintracht. Si spiegano così i contenuti della determinazione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, datata 27 febbraio: oltre agli ormai tradizionali suggerimenti di «implementazione del servizio di stewarding» e di «rafforzamento dei servizi anche nelle attività di prefiltraggio e filtraggio», l’organismo del Dipartimento della pubblica sicurezza ha consigliato di vietare la vendita dei biglietti ai residenti nella Regione Lazio e in provincia di Bergamo che non siano in possesso della tessera di fidelizzazione dell’Inter, vale a dire la tessera del tifoso. Basterà come deterrente? Forse no, considerato che agli ultrà violenti interessa poco o nulla della partita: potrebbero scegliere di raggiungere Milano anche se sprovvisti di ticket.

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