Insulti e minacce: 136 casi da gennaio

Escalation nell’Asst Melegnano-Martesana. Quasi raddoppiati rispetto al pre Covid

Migration

Spesso sono insulti, ma c’è anche chi arriva ad alzare le mani. La vicenda di Giorgio Falcetto, medico del pronto soccorso di San Donato morto dopo essere stato ferito a colpi di accetta, ha contribuito a riportare in primo piano il tema delle aggressioni a carico di medici e infermieri. Un fenomeno preoccupante, che non accenna a diminuire. Nell’Asst Melegnano e Martesana, che con 6 ospedali, 14 ambulatori e 23 strutture socio-sanitarie si estende su un territorio di 53 Comuni e oltre 650mila abitanti, si sono verificati 136 episodi in questo senso, da gennaio a oggi. Il settore più colpito è il pronto soccorso del Predabissi. Svariati i casi che vi si sono registrati, come quello dello scorso ottobre, quando un paziente ha minacciato un infermiere dicendogli: "Ti aspetto fuori e ti sparo".

Un fatto emblematico. Nel settembre 2019 l’Asst Melegnano e Martesana aveva promosso un convegno sul tema “Violenze e aggressioni al personale”, evidenziando che nei 18 mesi precedenti si erano registrati complessivamente 140 episodi nelle strutture dell’azienda. "Per cercare di prevenire e arginare il fenomeno "è stato potenziato il servizio di guardiania e vigilanza nei pronto soccorso dei presidi ospedalieri anche nelle ore notturne – spiegano dall’azienda sanitaria –. Sono stati inoltre coinvolti i carabinieri per aumentare i pattugliamenti. Sono in programma anche incontri tra le forze dell’ordine e gli operatori del pronto soccorso". Si cerca poi di ridurre i tempi di permanenza in pronto soccorso "accelerando i ricoveri in reparto, le dimissioni al domicilio o il trasferimento in altre strutture", sperando che ne possa scaturire "una maggiore capacità di tolleranza dei pazienti e dei loro accompagnatori", concludono dall’azienda. "Bene le misure adottate finora, ma auspichiamo un’ulteriore estensione oraria della vigilanza – rimarca Salvatore Pepe (nella foto a sinistra), coordinatore delle Rsu aziendali –. Anche la Regione investa risorse per consentire alle aziende sanitarie di aumentare le misure di sicurezza, a tutela del personale".

A.Z.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro