Inseguimento in via Gattamelata: rimangono in cella i tre fuggitivi

Arresti convalidati dal giudice. Il conducente della Bmw era senza patente

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Restano in cella i tre giovani arrestati martedì mattina dai carabinieri dopo un rocambolesco inseguimento iniziato in viale Certosa e finito nel tunnel di via Gattamelata, in zona Portello. A valle dell’udienza di convalida dei provvedimenti per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento aggravato, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre; con loro, quel giorno, c’era anche un quarto ragazzo, che è riuscito a scappare e che è tuttora ricercato dagli investigatori dell’Arma. Stando a quanto risulta, i tre finiti in manette sono tutti originari della Romania e hanno età comprese tra 20 e 24 anni. Il più giovane ha precedenti per reati contro il patrimonio, mentre il ventiduenne è pregiudicato ed era già destinatario di un ordine di allontanamento dal territorio nazionale (che ha ignorato) per motivi di sicurezza pubblica. Il più grande, che era al volante della Bmw nera con targa straniera, risulta avere precedenti di polizia per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e rapina; guidava senza patente, mai conseguita. All’interno dell’auto sono stati trovati anche arnesi per lo scasso. La fuga è scattata attorno alle 9.30, quando i carabinieri hanno intimato l’alt al conducente per un normale controllo in viale Certosa.

Il ventiquattrenne non ha frenato per fermarsi, anzi ha accelerato per provare a scappare. Da lì è partito l’inseguimento, con gli equipaggi del Radiomobile e del Nucleo operativo della Compagnia Duomo a tallonare la berlina per alcuni chilometri con sirene e lampeggianti accesi. Alla fine del tunnel del Portello, nei pressi di Casa Milan, la Bmw si è ribaltata dopo aver urtato altre tre macchine. Quindi, i quattro sono scesi dalla Bmw nera e hanno iniziato a correre, non prima di aver aggredito i militari con calci e spintoni (impugnavano spranghe di ferro e cacciavite). Uno dei carabinieri coinvolti è stato costretto a ricorrere alle cure mediche: è stato dimesso dal pronto soccorso con una prognosi di dieci giorni per le contusioni riportate nella colluttazione con i quattro fuggitivi. In ospedale anche il conducente di una delle auto tamponate, che è stato trasportato al San Carlo per un leggero trauma cranico e poi dimesso dai medici con una prognosi di due giorni.

N.P.

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