Milano, insegnante violenta due allieve di 14 anni

L’educatore cinquantunenne è accusato di aver abusato sessualmente di due minorenni

Vittima di violenza

Vittima di violenza

Milano, 1 maggio 2022 - ​Violenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime, due ragazzine di appena sedici anni, quattordici al momento dei fatti. L’accusa per un educatore dell’istituto superiore Galileo Galilei è quella di aver commesso atti gravissimi nei confronti di due alunne che aveva "preso di mira" facendone oggetto di atti morbosi che sono sfociati nel reato di violenza sessuale. Ne dovrà rispondere il professore che lavora all’interno dell’istituto superiore, e che in particolare coordina laboratori e progetti di educazione socio-affettiva con bambini, preadolescenti e adolescenti.

Il comportamento che si è tradotto in reato si evince dalle carte della Procura. "In particolare – si legge negli atti dell’accusa – durante l’orario di lezione l’educatore parlava spesso di sesso raccontando alle due sedicenni come gli piacesse avere rapporti a tre, spiegava ancora alle due ragazzine, entrambe con lievi disabilità, anche come ci si masturba chiedendo alle due se fossero vergini e in più occasioni le palpeggiava sui glutei e sul seno. E ancora, si legge nell’atto: alla fine dell’orario di lezione, accarezzava le ragazze sulla schiena, a ognuna di loro toccava i glutei e le cosce fino ad arrivare all’inguine, in una occasione le faceva sedere entrambe sulle sue gambe per poi arrivare fino all’inguine e andare oltre...».

Il reato commesso con l’aggravante di aver compiuto il fatto nei confronti di persone minori di 18 anni, fra l’altro con problemi fisici una, e lieve disabilità l’altra, e l’aggravante di aver commesso il fatto all’interno di un istituto scolastico in cui lui era insegnante. Nel corso dell’incidente probatorio verranno ricostruiti i fatti da parte delle persone offese, cioè le due sedicenni, che verranno ascoltate in audizione protetta con l’assistenza di uno psicologo e la particolare garanzia di non incrociare l’insegnante né prima, né dopo l’audizione.

 

 

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