"Ingerenza infondata" Prima vittoria dei genitori

di Simona Ballatore

e Nicola Palma

Non solo è stato "riabilitato" dal Tar della Lombardia, ma il Consiglio d’istituto del liceo Leonardo Da Vinci non ha perso tempo. Commissario straordinario addio, ha ricominciato a lavorare da dov’era stato stoppato, il 16 marzo, dall’ufficio scolastico della Lombardia. E si è già radunato due volte prima della chiusura dell’anno scolastico. La storia aveva rappresentato un unicum: in seguito a ispezioni e a un clima che si era fatto sempre più rovente dopo l’approvazione del regolamento delle attività “extra“, l’ufficio scolastico aveva sciolto l’intero organo, nominando come commissario la preside del liceo Cremona. Non solo agli studenti la soluzione non era andata giù, visto che non erano più neppure rappresentati, e avevano organizzato sit-in e occupazioni, ma i genitori accusati di "ingerenza" avevano presentato ricorso al Tar. Il quale ha ritenuto che "non sono riscontrabili le caratteristiche di gravità e persistenza" e anche che "le censure ministeriali paiono infondate sia in ordine all’asserito ’sviamento’ dei poteri normativamente attribuiti all’organo in questione sia riguardo alla contestata condotta di “ingerenza“, da parte di tale organo, nella materia disciplinare". Il Tar ha anche valutato l’impatto “a cascata“ che il commissariamento ha comportato, visto che il consiglio d’istituto "è a composizione mista e ha un sensibile rilievo nella vita scolastica".

Nel merito si entrerà il 20 dicembre, quando ormai i suoi rappresentanti saranno però stati rinnovati. Nel frattempo è stata accolta la domanda cautelare e l’organo si è rimesso in funzione. Che ne sarà del regolamento finito nel braccio di ferro? Per ora è in vigore, anche se da una parte c’è chi teme ostruzionismo e dall’altra c’è chi - anche per il clima che si è creato - ha alzato bandiera bianca: alcuni docenti e una componente dello staff di direzione avrebbero già rassegnato le dimissioni e chiesto il trasferimento. "Genitori e studenti così preparati e capaci come quelli del Consiglio d’istituto del liceo Leonardo personalmente li voterei – commenta Stefano Terraneo, rappresentante dei genitori di Age Lombardia –. Personalmente avevo presentato una richiesta di accesso civico generalizzato alle relazione ispettiva e l’Usr Lombardia me la aveva negata, come pure la richiesta di riesame al Ministero. Invece i membri del Consiglio d’Istituto del liceo Leonardo, probabilmente a seguito del ricorso, l’hanno ottenuta e addirittura ne hanno accolto alcune osservazioni modificando il Regolamento d’Istituto". Un fatto che secondo Terraneo farà scuola: "Ora tutti gli ispettori scolastici sanno che se a seguito di loro ispezioni ci saranno ricorsi al Tar è probabile che i cittadini coinvolti otterranno l’accesso alle loro relazioni. Una garanzia della correttezza e della possibilità per la cittadinanza di conoscere i fatti e far valere il proprio diritto. Ne gioveranno tutti, anche gli ispettori".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro