Influenza, picco in arrivo in Lombardia: ecco le misure straordinarie

La Regione Lombardia ha messo in atto alcune iniziative che coinvolgono i medici di medicina generale e le Asst per tamponare il sovraffollamento dei pronto soccorso

Influenza e Covid, le differenze di sintomi

Influenza e Covid, le differenze di sintomi

Milano, 6 gennaio 2018 - "In vista del picco influenzale che dovrebbe manifestarsi tra questo week end e la prossima settimana, la regione Lombardia ha messo in atto alcune iniziative che coinvolgono i medici di medicina generale e le Asst per cercare di tamponare il fenomeno del sovraffollamento dei pronto soccorso che purtroppo negli ultimi 10 giorni ha già interessato la maggior parte delle strutture, precisamente il 41% di quelli generali e il 100% di quelli pediatrici, con picchi superiori ai 12 mila accessi". Lo ha  annunciato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera in merito alla situazione degli accessi nei Pronto soccorso regionali.

Calo drastico dei casi di influenza
Calo drastico dei casi di influenza
"Nello specifico - ha spiegato l'assessore - attraverso le Ats, soprattutto quelle interessate da maggiori afflussi come quella di Milano e di Varese, abbiamo sensibilizzato i medici di medicina generale per favorire le visite domiciliari e le Asst affinché applichino tutte le misure previste dai Piani di gestione dei sovraffollamento anche attraverso il blocco o il differimento di ricoveri  elettivi, per interventi chirurgici di programmazione ordinaria. Si tratta di azioni che si aggiungono alle misure già messe in campo - ha aggiunto - come quella che attraverso lo stanziamento di 4 milioni di euro ha consentito alle Asst e Irccs pubblici dotati di Pronto soccorso, Dipartimenti di emergenza e urgenza (Dea) e Emergenza ad alta specialità (Eas) di incrementare i posti letto attraverso l'aumento temporaneo di quelli interni alla struttura di area medica e chirurgica e di degenza per subacuti; l'utilizzo di quelli messi a disposizione da strutture sanitarie accreditate e a contratto nell'ambito del budget assegnato; l'attivazione di convenzioni con strutture sanitarie e unità d'offerta sociosanitarie di Rsa o cure intermedie che convertissero temporaneamente parte dei posti accreditati in degenze, per subacuti".

(Agi)

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