Navigli, raccolta firme contro l’incrocio killer

Dopo il bimbo investito dalla moto pirata tra corso san Gottardo e via Gentilino, il quartiere si mobilita

L’attraversamento in corso San Gottardo, all’incrocio con via Gentilino

L’attraversamento in corso San Gottardo, all’incrocio con via Gentilino

Milano, 16 febbraio 2020 -  «La viabilità qui non funziona". Dopo l’ultimo episodio del bambino di 4 anni investito da una moto pirata all’incrocio tra via Gentilino e corso San Gottardo i residenti della zona si mobilitano. La situazione viabilistica è "critica" e "pericolosa" raccontano. A promuovere la raccolta firme è il gruppo Social Street San Gottardo Meda e Montegani. "L’ incrocio pedonale di corso San Gottardo all’altezza della pensilina del tram 3 nonché l’incrocio pedonale posto all’intersezione tra corso San Gottardo e via Gentilino – scrivono sulla raccolta firme gli abitanti - sono decisamente pericolosi, a causa del forte traffico e del non rispetto del codice della strada da parte di molti automobilisti e motociclisti".

La raccolta firme è indirizzata all’assessore alla Mobilità e Ambiente Marco Granelli e al presidente del municipio 5 Alessandro Bramati. I cittadini chiedono di "trovare una soluzione urgente perché la zona è molto frequentata da pedoni data la presenza di una farmacia, del supermercato e delle scuole. Gli incidenti sono assai frequenti, con danni, anche gravi, - sottolineano - ai pedoni, che rischiano ogni volta di essere investiti. L’incrocio pedonale posto all’inizio di via Gentilino, strada nella quale è possibile svoltare da corso San Gottardo, è ugualmente pericoloso".

Anche alcune attività commerciali hanno deciso di supportare la raccolta diventando dei "punti firme". La community Social Street San Gottardo Meda e Montegani ha più di 9 mila membri e ha come obiettivo la socialità e la condivisione all’interno del quartiere anche attraverso un mutuo aiuto gratuito. "Noi viviamo così il nostro quartiere – spiega Fabio Calarco fondatore del gruppo – come se fosse un piccolo paese e in questo modo cerchiamo di affrontare tutte le problematiche". Calarco ci tiene a sottolineare che la petizione "non è partita solo dopo quello che è successo l’altro giorno perché fatti del genere in zona si sono verificati numerose volte. Pochi mesi fa era successo a una anziana sempre nello stesso punto". La petizione è rivolta sì alle istituzioni ma anche alla cittadinanza: "Vogliamo sensibilizzare tutti, le regole ci sono per essere rispettate, pedoni compresi, siamo tutti chiamati ad essere dei buoni cittadini".

La zona è molto frequentata e al momento dell’entrata e uscita dalle scuole le vie si paralizzano: "Solo qui in piazza Tito Lucrezio Caro abbiamo più di 2 mila ragazzi" spiega Don Fabrizio. Infatti i cittadini non puntano il dito solo sull’incrocio tra via Gentilino e corso San Gottardo: "Anche sulle vie limitrofe bisogna lavorare, il nostro quartiere è molto frequentato – continua il fondatore della community -. Chiediamo un intervento immediato per far sì che non succedano mai più fatti come quello accaduto al bimbo e successivamente anche una modifica generale della viabilità". In quartiere c’è chi chiede un’area 30 all’ora, chi i semafori e chi una presenza dei vigili urbani negli orari di punta. Per farsi sentire il gruppo ha già pensato cosa fare: "Vogliamo invitare il sindaco Beppe Sala a fare una colazione qui con noi – conclude il fondatore -. A cui seguirà una passeggiata per il quartiere. Un altro problema per noi è lo smog, corso San Gottardo è impossibile da fare tutto, l’aria certe volte è davvero irrespirabile".

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