Incidente in auto in Val Brembana, muore giovane milanese

Federico Soffientini aveva partecipato a un convegno sulla musica

DRAMMA Federico Soffientini,  26 anni, aveva studiato al Conservatorio Verdi di Milano e lavorava  alla Promomedia

DRAMMA Federico Soffientini, 26 anni, aveva studiato al Conservatorio Verdi di Milano e lavorava alla Promomedia

Milano, 27 agosto 2018 - Sangue sulle strade della Bergamasca e del Bresciano, in questo fine settimana, con quattro persone morte in tre distinti incidenti. Una di queste è un giovanissimo milanese: il ventiseienne Federico Soffientini. La sua vita si è spezzata poco prima dell’una di notte di domenica sulla ex statale 470 della Valle Brembana. Il destino ha voluto che, a bordo della sua Hyundai, incrociasse sulla strada uno dei pochissimi camion in circolazione nei fine settimana (anche se era sabato, dopo le 22, il mezzo, com’è poi stato appurato, era autorizzato a viaggiare). L'esatta dinamica era ancora in fase di accertamento ieri mattina, da parte dei carabinieri della Compagnia di Zogno sul posto per i rilievi. Se non è ancora del tutto chiaro cosa sia successo la scorsa notte sulla statale, non si può escludere che il 26enne, per cause ancora da chiarire, abbia perso il controllo della sua macchina. E dopo aver sbandato paurosamente abbia invaso la corsia opposta sulla quale stava sopraggiungendo il camion condotto da un 43enne. I due mezzi si sono scontrati frontalmente: l’impatto è stato violentissimo.

Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti, oltre ai militari dell’Arma, anche i vigili del fuoco di Bergamo e il personale sanitario del 118. Ma quando i medici hanno raggiunto il luogo dell’incidente per il 26enne, purtroppo, non c’era più nulla da fare. Nello schianto è rimasto ferito lievemente anche in conducente del tir: soccorso, l’uomo è stato trasportato al Policlinico di Ponte San Pietro per essere sottoposto a ulteriori accertamenti. Federico Soffientini, laureato al conservatorio «Giuseppe Verdi», con una passione (e una specializzazione) per l’oboe, si trovava sabato a Valtorta – piccolo paese di montagna della Val Brembana – proprio per seguire un convegno di oboisti. Il ventenne milanese era in un certo senso «di casa» in provincia di Bergamo, anche perché al capoluogo orobico lo legava l’amore per una ragazza residente in città. È stata proprio lei a ricordare sulla sua pagina Facebook, ieri pomeriggio, il fidanzato con una frase commovente: «Voglio dirti che sei stata l’unica cosa per la quale ho lottato, e se tornassi indietro lotterei ancora. Ti amo».

 

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