Via Bignami, corre sui binari e finisce sotto il tram: morto sul colpo 45enne

Probabilmente stava cercando raggiungere la fermata nella direzione opposta e non si è accorto dell’arrivo dell’altro mezzo

Il pedone investito dal tram in via Bignami.

Il pedone investito dal tram in via Bignami.

Milano, 30 novembre 2019 - Due incidenti gravissimi nel giro di poche ore. Un uomo deceduto sul colpo e una donna in condizioni disperate in ospedale. Venerdì di sangue sulle strade milanesi. Partiamo dal secondo episodio in ordine di tempo, avvenuto alle 19.20 di ieri in via Bignami, estrema periferia nord della città. Un quarantacinquenne ha attraversato la corsia riservata ai mezzi pubblici lontano dalle strisce pedonali ed è stato travolto da un tram della linea 31 diretto verso Cinisello Balsamo: il conducente di 49 anni, sotto choc all’arrivo dei soccorritori e portato in ospedale, se l’è trovato davanti all’improvviso e non ha avuto il tempo di frenare. Secondo una prima ricostruzione, il quarantacinquenne stava correndo, probabilmente per raggiungere la fermata del tram nella direzione opposta, e non si è accorto dell’arrivo dell’altro mezzo sui binari. Una disattenzione che gli è costata la vita.

Due ore e mezza prima, l’altro schianto, provocato dalla trentasettenne S.M., che, stando alle informazioni a disposizione, si era messa alla guida con un tasso alcolemico quattro volte superiore al consentito. L’incidente è avvenuto all’altezza di via Novara 97, proprio davanti a un centro commerciale.  Una cinquantasettenne originaria dello Sri Lanka e un settantottenne italiano erano seduti in attesa dell’autobus, quando sulla pensilina è piombata in retromarcia la Toyota Yaris guidata dalla donna: l’impatto è stato devastante soprattutto per la cingalese, tanto che sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per disincastrarne il corpo dal groviglio di lamiere; trasportata in codice rosso al Niguarda, ha riportato gravissimi traumi. Meno preoccupante, invece, il quadro clinico dell’anziano, ricoverato in codice giallo al pronto soccorso del Policlinico. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Radiomobile della polizia locale per effettuare i rilievi del caso: probabilmente, la trentasettenne ha azionato per sbaglio la retromarcia o ha accelerato con troppa veemenza mentre stava cercando di parcheggiare lungo il marciapiedi. A pesare sul suo errore, però, le condizioni in cui si sarebbe messa al volante: il pre-test sull’assunzione di sostanze alcoliche avrebbe fatto segnare valori superiori a 2, a fronte di una soglia massima fissata dalla legge a quota 0,50 grammi per litro di sangue; l’esame, ripetuto poco dopo, ha fatto registrare numeri del tutto simili, segno che la donna aveva bevuto parecchio prima di salire in macchina.  

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