Incidente sul lavoro a Milano, operaio precipita dal ponteggio in via Losanna e muore

La vittima aveva 51 anni: stava tinteggiando la facciata di un palazzo in ristrutturazione al civico 25. Fatale un volo di venti metri

Milano, 12 settembre 2022 - Un operaio cinquantaduenne di origine marocchina è morto sul colpo stamattina dopo essere precipitato da circa 20 metri nel cortile interno dello stabile di via Losanna 25, in zona Sempione. Secondo le prime informazioni, l'uomo, residente in Umbria e dipendente di una ditta palermitana, era impegnato nella tinteggiatura della facciata del palazzo in ristrutturazione: all'improvviso, mentre stava utilizzando le funi di sostegno, è caduto nel vuoto. Inutili i soccorsi dei sanitari di Areu. Sul posto i carabinieri del Radiomobile e della stazione Sempione e i tecnici dell'Ats Metropolitana, che ora dovranno svolgere tutti gli accertamenti per capire cosa sia successo e se siano state rispettate le normative sulla sicurezza.

Il pm di turno Ilaria Perinu, nell'ambito del fascicolo aperto per omicidio colposo, ha disposto l'autopsia sul cadavere e il sequestro del ponteggio e dell'area del cantiere. A quanto risulta, l'operaio, che lavorava regolarmente per una ditta, era imbracato e attaccato con una fune, che non si è spezzata. Gli ispettori dell'Ats stanno verificando, dunque, se la fune possa essere stata mal collegata nel punto di ancoraggio o se in qualche modo l'aggancio non abbia retto.

"Sono già 45 i morti sul lavoro. Siamo in presenza di una situazione drammatica. Occorre intervenire subito" dice Eloisa Dacquino, segretaria confederale Uil Milano e Lombardia, a poche ore dall'incidente sul lavoro. "Continua a salire drammaticamente il numero dei morti sul lavoro in Lombardia. L'ennesimo infortunio mortale accaduto stamani a Milano, conferma la necessità di mettere in atto azioni concrete di prevenzione e intensificare i controlli. È inaccettabile - aggiunge - che quotidianamente si continuino a registrate infortuni e morti sul lavoro per inosservanza delle norme, mancata formazione e assenza di investimenti adeguati nelle politiche di controllo e prevenzione. Da inizio anno nella nostra regione secondo il flusso informativo delle Ats della Lombardia sono già 45 i morti sul lavoro. Siamo in presenza di una situazione drammatica che va affrontata da Istituzioni, politica, enti di vigilanza, associazioni datoriali nell'immediato: gravi infortuni, morti, stragi sfiorate che si ripetono ormai quotidianamente non sono degne di un paese civile. Occorre intervenire subito, la vita e la sicurezza di chi si reca sui luoghi di lavoro devono essere garantite".