Milano, incidente in azienda. Sei operai intossicati: 3 vittime. "Non si può morire così"

Cordoglio da Cgil e Fiom. Poeltti: "Tragedia che non dovrebbe accadere, mettere al centro tema sicurezza"

Incidente sul lavoro (foto di repertorio)

Incidente sul lavoro (foto di repertorio)

Milano, 16 gennaio 2018 - Tragico incidente sul lavoro a Milano, alla Lamina Spa, un'azienda di lavorazione di metalli in via Rho, zona Greco, vicino al Naviglio Martesana. In serata, sale a tre morti il bilancio di quanto avvenuto: è deceduto infatti all'ospedale San Raffaele un altro dei 6 dipendenti che sono rimasti intossicati nello stabilimento dopo aver inalato gas tossici. Due erano morti nel tardo pomeriggio, dopo il loro arrivo in ospedale.  L'allarme è scattato poco prima delle 17, sono intervenuti anche vigili del fuoco e carabinieri.  Secondo le prime informazioni, gli operai - tutti italiani - sarebbero essere rimasti intossicati dal gas durante operazioni di pulizia di un forno interrato a circa due metri di profondità in una buca nel terreno. L'azienda produce nastri di acciaio e titanio e i lavoratori stavano svolgendo un'operazione considerata di routine.

GENTILONI: "PENSIERO ALLE VITTIME" -  "Terribile l'incidente sul lavoro di Milano. Un pensiero commosso alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie". E' quanto ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

SALA: "TRAGEDIE CHE NON DOVREBBERO ACCADERE" - Lo stesso ha fatto il sindaco di Milano, Beppe Sala: "Seguo con attenzione e con apprensione quanto e' accaduto nella ditta di via Rho. Il mio pensiero va agli operai che hanno perso la vita mentre erano al lavoro e alle loro famiglie. Un abbraccio a chi sta lottando per farcela. Queste sono tragedie che non dovrebbero mai accadere".

Seguo con attenzione e con apprensione quanto è accaduto nella ditta di via Rho. Il mio pensiero va agli operai che hanno perso la vita mentre erano al lavoro e alle loro famiglie. Un abbraccio a chi sta lottando per farcela. Queste sono tragedie che non dovrebbero mai accadere.

— Beppe Sala (@BeppeSala) 16 gennaio 2018

IL CORDOGLIO CGIL E FIOM -  "Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie degli operai vittime del grave incidente che si è verificato oggi a Milano". E' quanto si legge in una nota della Cgil e della Fiom.  "Ci auguriamo - aggiunge la nota - che gli organi competenti possano, nel più breve tempo possibile, ricostruire la dinamica di quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità, ma è indubbio che la tragicità dell`evento non possa non porre grandi  interrogativi sul rispetto delle misure di sicurezza previste per il tipo di lavorazione. Un altro gravissimo infortunio sul lavoro ripropone la drammaticità del fenomeno nel nostro Paese, che - sottolineano Cgil e Fiom - in questo ultimo anno ha registrato una pericolosa inversione di tendenza". Per confederazione e categoria "il tema della sicurezza deve essere prioritario anche nella contrattazione, nel confronto con le associazioni datoriali e nell`attività istituzionale. Continueremo a sostenere l`impegno dei rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza, per imporre il pieno rispetto di tutte le norme in materia sui luoghi di lavoro. Non può esistere crescita economica e sociale senza difendere e valorizzare il lavoro".

FABBRI: "DIFFONDERE CULTURA DELLA SICUREZZA" - "Il pensiero in questo momento è rivolto agli operai rimasti coinvolti in questo ennesimo infortunio sul lavoro e alle loro famiglie, a cui ci stringiamo, convivendone l'apprensione e il dolore. La morte di due lavoratori e il ferimento di altri quattro, alcuni dei quali sarebbero ricoverati in gravi condizioni, presso l'azienda Lamina, a Milano, a causa pare di una intossicazione per l'esalazione di vapori tossici, conferma l'esistenza nel nostro Paese di una grave emergenza: quella degli infortuni e dei decessi sul lavoro. Per questo dobbiamo continuare l'impegno per la sicurezza e la prevenzione", ha detto Camilla Fabbri, senatrice del Pd e presidente della Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro.

FURLAN e MAJORINO: "NON SI PUO' ANCORA MORIRE SUL LAVORO" -  "Il grave incidente sul lavoro alla Lamina di Milano addolora la Cisl e tutti i lavoratori italiani. Le autorita' facciano piena luce. Non si puo' continuare a morire di lavoro. La salute ed il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sono un tema cruciale per la vita delle persone. #orabasta". Lo ha scritto su twitter la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, esprimendo il profondo cordoglio e la vicinanza della Cisl alle famiglie dei lavoratori che hanno perso la vita. Stesso pensiero per  l'assessore comunale al Welfare, Pierfrancesco Majorino: "Non si può morire sul lavoro. E non si può morire a Milano, sul lavoro. Grande dolore e vicinanza".

POLETTI: "SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO" - L'incidente sul lavoro che si è verificato nella ditta di Milano «è una tragedia terribile che non dovrebbe mai verificarsi. Sono vicino alle famiglie delle vittime e spero che i feriti possano presto riprendersi", ha scritto in una nota il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. "La legislazione italiana sulla sicurezza nei luoghi di lavoro - ha prsoeguito Poletti - è considerata una buona legislazione e il sistema dei controlli interviene su 200.000 imprese ogni anno. Serve, però, anche un impegno permanente di tutti i soggetti interessati ed una peculiare attenzione da parte degli imprenditori ". 

NENCINI: "SICUREZZA DEVE ESSERE PRIORITA'" - "Il gravissimo incidente avvenuto alla Lamina di Milano ci lascia sgomenti. Voglio inviare alle famiglie delle vittime la mia più profonda vicinanza. Di lavoro si continua a morire e questa è una piaga che non può farci rimanere in silenzio. La tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori deve essere una priorità. Per tutti". Così il vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Riccardo Nencini, in visita proprio in queste ore a Milano.

FONTANA: "FARE DI PIU' PER TUTELARE CHI LAVORA" - "Esprimo il mio dolore, e il mio cordoglio, per gli operai deceduti oggi a Milano - ha detto - e la mia vicinanza alle loro famiglie e ai feriti in questa tragedia. In questi anni si è fatto molto per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro ma queste tragedie ci dicono che purtroppo bisogna fare ancora di più per tutelare chi lavora", ha commentato il candidato alle regionali per il centrodestra Attilio Fontana. 

ROSATI: "AL CENTRO IL TEMA SICUREZZA SUL LAVORO" - "Siamo vicini ai familiari delle vittime e degli operai coinvolti nel gravissimo incidente avvenuto oggi a Milano, nell'azienda Lamina. Siamo di fronte all'ennesimo tragico episodio di perdita di vite umane sul luogo di lavoro. Spettera' ora agli organi competenti accertare le cause e stabilire le responsabilita' di quanto accaduto, ma e' urgente rimettere al centro dell'agenda politica il tema della sicurezza del lavoro, questione mai risolta e ancora consistente, a livello di assoluta emergenza. I dati sono drammatici e registrano nel 2017 un incremento delle morti sul lavoro del 5% rispetto al 2016", ha affermato Onorio Rosati, candidato presidente di Liberi e Uguali per la Lombardia.

POLLASTRINI: "OGNI CADUTO E' LUTTO PER LA CITTA'" - "Sono colpita dal grave incidente sul lavoro avvenuto a Milano questa sera. Penso allo strazio delle famiglie dei due operai deceduti e porgo loro le mie umili condoglianze. E rivolgo un pensiero ai feriti e ai loro parenti. Ogni caduto sul lavoro, lo si dica, è un lutto per la città". Lo ha scritto su Facebook la vicepresidente e deputata milanese delPd, Barbara Pollastrini. 

DIOCESI: "COLPISCE IN CITTA' DELL'INNOVAZIONE" - "Colpisce che nella città dell'innovazione accadano ancora questi incidenti di cui sono vittime anche lavoratori di una certa esperienza»: è il commento del responsabile dell'Ufficio pastorale del lavoro della Diocesi di Milano, Walter Magnoni. "A nome dell'arcidiocesi e del nostro arcivescovo Mario Delpini siamo vicini alle famiglie e alle comunità degli operai morti e di quelli feriti e intossicati e assicuriamo loro le preghiere e il ricordo», ha aggiunto don Magnoni. "Ci preme - ha concluso - insistere sulla sicurezza del lavoro che è una delle battaglie di civiltà, si sono fatti passi in avanti ma molto rimane da fare". 

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