Incidente a Cascina Merlata: Mohamed è morto dopo 15 giorni di agonia

Milano, l’egiziano era rimasto schiacciato da un pantografo elevatore nel cantiere di via Pasolini. Sale il bilancio delle vittime. I sindacati: problemi enormi nell’edilizia, "cessione di identità" fra stranieri

Una manifestazione in ricordo delle vittime del lavoro

Una manifestazione in ricordo delle vittime del lavoro

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Milano - Si è spento ieri mattina in ospedale, dopo due settimane di agonia. Non ce l’ha fatta l’operaio 31enne Mohamed Abdelwhap Said Aboogoda, che lo scorso 15 settembre era rimasto coinvolto in un gravissimo infortunio sul lavoro in un cantiere in via Pasolini, nel quartiere residenziale di Cascina Merlata. Mohamed, arrivato dall’Egitto per lavorare, era impiegato in un subappalto affidato a una piccola impresa. Era uno dei tanti manovali che lavorano in una zona interessata da imponenti progetti di sviluppo immobiliare, con case per famiglie e nuovi servizi alle porte di Milano. La mattina del 15 settembre l’uomo è stato schiacciato da un pantografo elevatore mentre stava rimuovendo uno skydeck, una cassaforma a telaio che si usa per i solai. I colleghi hanno subito dato l’allarme al 112: i sanitari di Areu sono riusciti a far ripartire il cuore del trentunenne dopo una lunga manovra di rianimazione e poi lo hanno trasportato in condizioni gravissime al Niguarda. È rimasto in coma per due settimane fino a quando, ieri mattina, i medici hanno constatato il decesso. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta sulla morte dell’uomo, per accertare la dinamica e ricostruire eventuali responsabilità, sulla base dei rilievi eseguiti dai carabinieri e dai tecnici dell’Ats. L’nfortunio sul lavoro a Cascina Merlata era avvenuto ad appena 72 ore di distanza dalla morte dell’imbianchino di 52 anni El Houssaine Foullous, precipitato dopo un volo di 20 metri nel cortile interno di via Losanna 25 mentre stava tinteggiando la facciata laterale dello stabile di fianco.

Ora la morte dell’egiziano Mohamed Abdelwhap Said Aboogoda fa crescere il numero delle vittime, in un anno tragico per la sicurezza sul lavoro. Dopo l’infortunio i sindacati Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto un incontro all’Impresa Percassi, storica azienda lombarda in prima linea a Cascina Merlata. Incontro che si è tenuto nei giorni scorsi, concluso con l’accordo per aprire un confronto sulla sicurezza. "Chiediamo che venga fatta la massima chiarezza su questo ennesimo incidente mortale – spiega Alem Gracic, segretario generale milanese della Filca-Cisl – il settore dell’edilizia è al centro di enormi problemi". Problemi, finiti al centro mercoledì scorso anche del periodico tavolo in Prefettura, come il fenomeno della "cessione di identità" da parte di stranieri in regola per consentire ad altri stranieri senza permesso di soggiorno di lavorare nei cantieri, in cambio del versamento di una parte dei guadagni. "Per questo – conclude Gracic – chiediamo che vengano aumentati i controlli sui tesserini di chi lavora nei cantieri, piccoli e grandi, anche attraverso la tecnologia".

 

 

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