Covid, gip non archivia inchiesta Trivulzio: "Negligenze e morti spropositate"

I pm avevano chiesto l'archiviazione del direttore generale della "baggina", indagato per omicidio, epidemia colposi e violazione delle regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Pio Albergo Trivulzio a Milano

Pio Albergo Trivulzio a Milano

Milano, 30 giugno 2022 - Nuovo capitolo nell'inchiesta sugli anziani morti nella prima ondata Covid del 2020 al Pio Albergo trivulzio. Il gip di Milano Alessandra Cecchelli non ha accolto la richiesta di archiviazione e ha disposto una perizia nel contradditorio tra le parti. In particolare i pm avevano chiesto l'archiviazione del dg Giuseppe Calicchio, indagato per omicidio e epidemia colposi e violazione delle regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, e della struttura. Si era opposta l'associazione Felicita che rappresenta i familiari degli anziani, coi legali Luigi Santangelo e Luca Santa Maria.

I fatti emersi dalle indagini evidenziano "negligenze della dirigenza del Pat segnalate dallo stesso personale sanitario, pur allo stato delle conoscenze disponibili nei mesi in cui si è verificata" la diffusione del Covid all'interno del Pio Albergo Trivulzio, dove "per ammissione" degli stessi consulenti della Procura "si è verificato il decesso di un numero evidentemente spropositato di  ospiti". Lo scrive il gip di Milano nel provvedimento con cui ha bocciato la richiesta di archiviare il caso e ha dato altri 6 mesi ai pm per indagare e effettuare "una più articolata perizia" sulle morti che erano state circa 400 in quel periodo. 

"Da oggi possiamo dire che a Milano esiste un giudice. Come a Berlino. Accogliamo con favore la decisione del Gip che ha rigettato la richiesta di archiviazione per le indagini relative ai fatti avvenuti all'interno del Pio Albergo Trivulzio durante la pandemia". Lo spiega in una nota l'Associazione Felicita, presieduta da Alessandro Azzoni, che rappresenta i familiari degli anziani morti al Pio Albergo Trivulzio e che si era opposta alla richiesta di archiviazione dei pm milanesi. Opposizione accolta dal gip che ha ordinato nuove indagini attraverso una perizia. "Le 16 pagini di motivazioni sono un duro richiamo alla Procura anche e soprattutto rispetto a alcune valutazioni da essa espresse per motivare l'archiviazione - chiarisce l'associazione -. È importante che il Gip abbia disposto il supplemento delle indagini anche attraverso una perizia nel contradditorio delle parti. Questa sera siamo più sereni e fiduciosi che giustizia possa essere fatta".

"Prendiamo atto della decisione assunta dal Gip di disporre un supplemento di indagini per sei mesi - ha dichiarato il legale del Pat Vinicio Nardo -. Penso che tale indicazione consentirà di escludere qualsiasi zona d'ombra su una vicenda che ha avuto un enorme risalto mediatico ed è stata al centro di lunghe polemiche anche di tipo politico. Confermo la piena disponibilità e la volontà' di fugare ogni equivoco, certo che sarà riconosciuta la correttezza del dottor Calicchio e del Pio Albergo Trivulzio". 

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