Sesto San Giovanni: l'inceneritore si spegne dopo vent'anni

Domani, 31 marzo, la cerimonia ufficiale. L'impianto sarà trasformato in biopiattaforma per il trattamento dei fanghi di depurazione delle acque

Ecco come diventerà l’attuale inceneritore di via Manin

Ecco come diventerà l’attuale inceneritore di via Manin

Sesto San Giovanni (Milano) - Dopo vent'anni di attività, si spegne l'inceneritore di Sesto San Giovanni. Di certo un'ottima notizia per chi vive all'ombra della ciminiera in zona Manin, all'imbocco della tangenziale, dove ci sono campi sportivi e perfino orti. L'impianto, acceso pappunto nel 2001, verrà messo fuori uso domattina, 31 marzo, alle 10. Alla "cerimonia" per lo spegnimento parteciperanno il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, il presidente di Gruppo Cap, Alessandro Russo, e rappresentanti di Città Metropolitana e dei Comuni soci: Cologno, Pioltello, Segrate, Cormano e Cinisello Balsamo. 

Il futuro dell'impianto

Come ha precisato una nota dell'amministrazione comunale, si tratta del primo passo per la trasformazione in una "biopiattaforma" con "trattamento dei fanghi di depurazione delle acque, consentendo di produrre energia termica per il teleriscaldamento e recuperare fosforo da impiegare come fertilizzante". Di Stefano ha aggiunto: "Quando ci siamo insediati quattro anni fa abbiamo trovato un impianto giunto a fine vita e dovevamo fare una scelta: optare per un revamping costosissimo e con una tecnologia obsoleta e inquinante o puntare su un progetto 'green' e sostenibile da studiare bene nei minimi dettagli".

"Insieme, con i sindaci dei Comuni soci del consorzio abbiamo individuato Cap come interlocutore pubblico per intraprendere questo percorso storico" ha ricordato, aggiungendo "abbiamo elaborato il progetto di biopiattaforma, con il coinvolgimento di cittadini, associazioni, tecnici ed esperti, un progetto unico in Italia e oggi il più importante a livello europeo che segue i cardini della sostenibilità, dell'innovazione e del riuso e del riciclo delle risorse per offrire una migliore qualità di vita alle generazioni future". 

Il Comune di Sesto ha spiegato che grazie al nuovo impianto "il 75% dei fanghi verrà trasformato in energia e il 25% in fertilizzante", e grazie al trattamento dei rifiuti umidi "si avrà una produzione di biometano che ridurrà l`emissione di anidride carbonica del 97%, praticamente azzerandola". Sempre secondo l'Amministrazione, la trasformazione dell'inceneritore in biopiattaforma "non contempla nuovo consumo di suolo, e "rispetto all'attuale impianto i fumi inquinanti saranno ridotti di quasi l'80%". Ci saranno anche ricadute economiche sui territori "che comporteranno risparmi sia bolletta dell'acqua sia nella tassa sui rifiuti".

Il Comune ha infine ricordato che "la raccolta differenziata è stata estesa a tutto il territorio e in quattro anni si è passati dal 47% del 2017 al 67% di oggi, riducendo ampiamente il rifiuto urbano residuo".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro