Incendio Torre dei Moro, la testimonianza: "Ho vissuto 11 anni in una bomba a orologeria"

Silvana Spagnoli, 56 anni, viveva all’undicesimo piano: "Dopo quello che sta emergendo dall’inchiesta provo ancora più rabbia"

Silvana Spagnoli, 56 anni, viveva all’undicesimo piano

Silvana Spagnoli, 56 anni, viveva all’undicesimo piano

Milano - "Abbiamo vissuto per 11 anni in una bomba a orologeria. Dopo quello che sta emergendo dall’inchiesta provo ancora più rabbia, una rabbia infinita". Silvana Spagnoli, 56 anni, viveva all’undicesimo piano della Torre dei Moro, in un appartamento comprato con tanti sacrifici, al prezzo di quattromila euro al metro quadro. Adesso abita in una nuova casa in un altro quartiere, con il sogno di poter tornare, un giorno, nella torre.

Dove si trovava quando è scoppiato l’incendio? "Io e il mio compagno eravamo in casa. Abbiamo sentito odore di plastica bruciata, poi abbiamo visto la nube nera e ci siamo precipitati giù dalle scale. Quando siamo usciti abbiamo visto la torre bruciare in pochi istanti. Di notte sogno l’incendio, un trauma che non passa".

Dalle indagini stanno emergendo gravi sottovalutazioni dei rischi, risparmi sui materiali, l’utilizzo di pannelli altamente infiammabili. "Sono senza parole, sconcertata per la superficialità di tutta la catena di controlli. Ci hanno fatto vivere in una trappola, è un miracolo che non sia morto nessuno. Mi ha colpito anche il parallelo, tracciato dalla Procura, con il disastro della Grenfell Tower di Londra".

Al momento dell’acquisto quali informazioni vi erano state date? "È la stessa domanda che mi hanno rivolto gli inquirenti, quando hanno raccolto la mia testimonianza. Non sono un tecnico e non ho esaminato le carte, ma sinceramente ero convinta di abitare nel posto più sicuro del mondo, costruito con tutti i crismi. Era una casa costosa, realizzata da una ditta storica. Per comprare l’appartamento ho fatto tanti sacrifici, ma era la casa della mia vita. I vigili del fuoco nei giorni successivi sono riusciti a portare fuori alcuni oggetti fra cui quelli a cui tenevo di più, le foto dei miei genitori: un gesto di grande sensibilità. Ma il grosso è ancora lì dentro".

Ha ricevuto qualche aiuto per l’acquisto della nuova casa? "Nulla, se non qualche contributo iniziale per l’affitto da parte del Comune. Anche le banche si sono comportate con noi in maniera difforme. Alcune hanno sospeso i mutui, altre hanno fatto resistenza. Per fortuna io ho finito di pagarlo nel 2021".

Le piacerebbe tornare a vivere nella torre? "Certo, voglio tornare nella mia casa. E mi auguro che questa volta, nella ricostruzione, non prevalga la logica del profitto".

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