Incendio a Novate Milanese, in fiamme anche la Ri.Eco

In fumo mila tonnellate di carta

L'incendio a Novate

L'incendio a Novate

Novate Milanese (Milano) 16 ottobre 2018 - Notte di fuoco anche a Novate Milanese. Qui, a pochi chilometri di distanza dal deposito rifiuti di via Chiasserini, si è verificato la notte scorsa un vasto incendio all’interno della Ri.Eco, un deposito per il recupero e il riciclaggio di carta da macero, plastica e legno. È stata una pattuglia dei carabinieri in servizio nella zona a notare il fumo nero e le fiamme provenire da via Beltrami, nella zona industriale, al confine con Quarto Oggiaro. La centrale operativa dei vigili del fuoco già sotto pressione per l’incendio nel deposito milanese di stoccaggio rifiuti ha inviato sul posto otto squadre e altrettanti mezzi provenienti da Rho, Sesto San Giovanni e Milano.

I pompieri hanno lavorato tutta la notte e per l’intera giornata di ieri per domare le fiamme e spegnere tutti i focolai che hanno completamente distrutto bancali di carta destinata al macero e altro materiale stoccato nel capannone e nel cortile: bruciate, secondo le prime informazioni, 3mila tonnellate di carta e cartone e 300 di rifiuti. Nonostante il rogo si sia propagato in fretta, sembra che non sia stata danneggiata la struttura. A quell’ora nel deposito non c’era nessuno, non si sono registrati feriti. Ieri mattina, la polizia locale ha chiuso al traffico la via Beltrami per consentire ai mezzi dei vigili del fuoco di completare le operazioni di raffreddamento. Sul posto anche i tecnici di Arpa e Ats che hanno provveduto ad effettuare i rilievi e i campionamenti dell’aria: «Il Comune nell’interesse della tutela della salute pubblica ha già chiesto una relazione che sarà resa nota ai cittadini nelle prossime ore», spiega il sindaco Lorenzo Guzzelloni.

Per il momento comunque si esclude qualsiasi tipo di inquinamento e di rischio per i cittadini. Anche ieri mattina il personale dell’Arpa ha costantemente monitorato l’aria per verificare l’eventuale presenza di rilasci e fumi tossici senza riscontrare valori fuori soglia. Verrà installato un rilevatore fisso per le prossime 48 ore per tenere monitorata la zona. Sono in corso le indagini per accertare le cause del rogo, anche se secondo le prime informazioni non sono stati ritrovati elementi che facciano pensare al dolo: l’analisi delle telecamere non ha evidenziato presenze di estranei all’interno della ditta, anche se gli occhi elettronici non coprono l’intero perimetro; in ogni caso, al momento gli inquirenti non escludono alcuna pista. La Ri.Eco era già stata coinvolta da un incendio tre anni fa.

 

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