Incendio a Quarto Oggiaro, le analisi dell'Arpa: "Nessun allarme diossina"

Via Chiasserini, i primi risultati: qualità dell’aria alterata, ma non ci sono pericoli per la salute. Rogo in fase di spegnimento

L'area dell'incendio a Quarto Oggiaro

L'area dell'incendio a Quarto Oggiaro

Milano, 19 ottobre 2018 -  La qualità dell'aria è stata sì alterata nella fase più acuta dell’incendio, ma non in maniera tale da generare rischi per la salute. È la sintesi dei risultati resi noti da Arpa sull’analisi del filtro prelevato dal campionatore installato subito dopo lo scoppio dell’incendio nel capannone di via Chiasserini 21: durante le prime ore, il valore della concentrazione totale delle diossine e dei furani è risultato pari a 0,5 picogrammi (un bilionesimo di grammo) per metrocubo, «a conferma di una parziale alterazione della qualità dell’aria dovuta all’evento in corso», si legge nella nota dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Un valore che rientra «nella fascia inferiore della casistica riferita agli incendi più importanti avvenuti dal 2017 in Lombardia»; basti ricordare che nel caso del rogo di Bruzzano, nel luglio 2017, le prime misurazioni avevano segnalato numeri ben più preoccupanti, cioè 80,9 picogrammi per metrocubo, «seppur solo nella fase acuta dell’emergenza»; a Corteolona, il 3 gennaio 2018, l’asticella si era attestata a quota 11,9 picogrammi. 

Non è previsto un limite di legge per le diossine, ma le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità «fanno riferimento a esposizioni cronicamente prolungate nel tempo (un anno e oltre)» con valori pari a 0,3 picogrammi per metrocubo. Conclusione: c’è stato un prevedibile picco all’inizio, dovuto alla combustione di plastica e altri materiali stoccati all’interno del deposito, ma i valori si sono mantenuti ben al di sotto della soglia rilevata in altri casi recenti, anche grazie alle favorevoli condizioni meteo che hanno favorito la parziale dispersione della colonna di fumo verso l’alto. In linea con i valori misurati normalmente nel periodo invernale anche le concentrazioni degli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa). Di «dati tranquillizzanti» parla l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, che ieri ha partecipato a un sopralluogo nell’area insieme agli assessori comunali Anna Scavuzzo e Marco Granelli.

I campionamenti di microinquinanti, fanno sapere da Arpa, continueranno «almeno fino al termine della fase emergenziale», che dovrebbe concludersi tra oggi e domani: «L’accelerazione di ieri (l’altro ieri, ndr) sta dando i suoi frutti», il post su Facebook di Granelli. La notte scorsa, le pinze meccaniche hanno demolito gran parte del magazzino per aprire la strada alle ruspe del Nuir e ai mezzi dei pompieri: «Possono lavorare in sicurezza per spostare i rifiuti e spegnere definitivamente l’incendio». Resta l’avvertenza di tenere chiuse le finestre e cercare di andare all’esterno il meno possibile: ieri tre scuole della zona hanno sospeso le attività all’aperto fino a nuova comunicazione; stessa scelta per i giovani tesserati dell’Accademia Internazionale Calcio di via Cilea. «L’incendio potrebbe essere doloso – chiosa il sindaco Giuseppe Sala – e i responsabili vanno identificati e colpiti in modo esemplare perché Milano lo chiede».

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