Rom cacciata dal campo si vendica bruciando tutto / FOTO

Corbetta, la nomade già rintracciata e arrestata

L'icendio nel campo rom

L'icendio nel campo rom

Corbetta (Milano), 11 novembre 2017 - Una lunga colonna di fumo visibile da chilometri di distanza. Ad andare a fuoco, ieri mattina, a Corbetta, nell’Ovest milanese, era il campo rom abitato da due famiglie di origine bosniaca. Le fiamme hanno letteralmente divorato le auto e le roulotte che si trovavano all’interno, ma per fortuna nessuno all’interno del campo ha riportato ferite ma solo perché tutti sono riusciti a scappare in tempo. Le indagini sono scattate immediatamente perché si è capito in un attimo che la responsabile del rogo era una persona che viveva all’interno dello stesso campo nomadi. Una donna che, con del liquido infiammabile, avrebbe incendiato tutto l’insediamento per poi andarsene. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Corbetta insieme alla Polizia locale.

La presunta responsabile è stata rintracciata ed arrestata poche ore dopo: si tratta di Germila Halilovic, 40enne senza fissa dimora domiciliata nello stesso campo rom di viale Borletti a Corbetta. Il movente, secondo le indagini portate avanti dai carabinieri in collaborazione con la Polizia locale, sarebbe da rintracciare in pregressi dissidi e litigi continui con alcuni membri dell’altra famiglia stazionante nell’area. Litigi che avrebbero portato all’esasperazione della donna che ieri mattina, in preda ad un raptus, avrebbe appiccato l’incendio. All’interno del campo rom di viale Borletti vivono anche bambini: il gesto compiuto dalla donna, accusata di incendio doloso, avrebbe quindi potuto causare guai pesanti anche per la popolazione della zona che osservava preoccupata l’evolversi della situazione. I vigili del fuoco, giunti a Corbetta con tre mezzi, hanno lavorato duramente, per domare le fiamme. Mentre le forze dell’ordine bloccavano l’ingresso alla stradina sterrata che porta all’area. Un luogo già noto alla cronaca e dove, un anno e mezzo fa circa, i carabinieri eseguirono un blitz perché si sospettava che, in quell’area trovassero copertura alcuni membri di una banda dedita alle spaccate. La zona è degradata: rifiuti e immondizia vengono abbandonati spesso lungo la stradina sterrata che porta all’insediamento. Ora l’incendio ha distrutto ogni cosa.

 

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