Incendia la pasticceria, arrestato

Lo squilibrato ha preso di mira il negozio in via Foscolo: danni ingenti. A rischio anche gli abitanti dello stabile

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di Francesca Grillo

Il rito per direttissima ha convalidato l’arresto: Francesco Spanò è tornato in carcere. C’era già stato altre volte, scontando le accuse per droga, furti e incendi. Pluripregiudicato, alle spalle un passato fatto di piccoli e grandi reati. Poi una vita passata in mezzo alla strada, tra le vie di Corsico, dove cercava qualche euro di elemosina, racimolava soldi svuotando cantine e solai. Le cianfrusaglie che raccoglieva, poi, le portava nel box di famiglia dove abitava, pieno zeppo di robe inutili. Gli abitanti del suo quartiere e del centro, dove spesso bazzicava, raccontano di un uomo "molesto, aggressivo, sempre ubriaco. Lo abbiamo segnalato tante volte, sapevamo che prima o poi l’avrebbe fatta grossa". E l’ha fatta, tentando per due volte di incendiare la pasticceria “Gola e Vanità“ di via Foscolo, pieno centro di Corsico. Ci aveva provato a inizio giugno, posizionando una latta piena di liquido infiammabile sul davanzale del negozio. In quell’occasione, per fortuna, il rogo si era spento in pochi minuti, provocando solo l’annerimento delle tapparelle.

Martedì pomeriggio, invece, si è rischiata la tragedia. Perché il fuoco che è divampato dentro il locale stava per arrivare al piano superiore, dove vive una famiglia con bambini piccoli. Solo l’intervento immediato dei vigili del fuoco ha scongiurato il peggio e il rogo è stato spento, bruciando però parte del locale e le importanti attrezzature del laboratorio. Il fumo nero è uscito dalla porta investendo i pompieri che l’avevano divelta per raggiungere le fiamme. Per fortuna i proprietari erano in vacanza e nessuno è rimasto coinvolto nel rogo. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Corsico, coordinati dal tenente colonnello Domenico La Padula e dal tenente Armando Laviola.

I militari si sono messi subito sulle tracce del responsabile, individuando in Spanò l’artefice dell’incendio. Tutto ripreso dalle telecamere della zona: il 59enne di Corsico si è mosso in bici dal suo box, poi ha posizionato sulla finestra della pasticceria della canapa per lavori idraulici, presa probabilmente da qualche cantina svuotata, e l’ha accesa, infilandola sotto la saracinesca del locale. Rintracciato dai carabinieri in poche ore, l’uomo ha poi confessato: "Sono stato io, mi prendevano in giro", ha raccontato. Versione smentita dai proprietari e da tanti cittadini che lo descrivono come persona sempre ubriaca e con grossi problemi psichici.

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