Inaugurazione anno accademico Cattolica, rettore: "Ruolo contro barbarie"

Alla cerimonia anche il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin. Il rettore: iscritti cresciuti del 16% in 5 anni

Il rettore Franco Anelli inaugura l'anno accademico della Cattolica

Il rettore Franco Anelli inaugura l'anno accademico della Cattolica

Milano, 28 novembre 2019 - "Il ruolo delle università, tra i tanti soggetti chiamati in gioco, è ineludibile, sia per concorrere alla costruzione e al riconoscimento delle culture dei contesti nazionali in cui operano, sia per rendere possibile il dialogo con le identità altre, per superare la reciproca accusa di barbarie". Lo ha detto Franco Anelli, rettore dell'Università Cattolica di Milano inaugurando il 99esimo anno accademico dell'ateneo a cui partecipa anche il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, che terrà una prolusione sul tema della costruzione della pace. 

Secondo il rettore, "i conflitti hanno con innegabile evidenza una radice sempre più profondamente culturale" e per questo le condizioni di una "coesistenza pacifica, della collaborazione tra i popoli e di una prosperità diffusa possono scaturire soltanto dalla capacità di far dialogare tradizioni e modelli sociali differenti, che implica anzitutto l'instaurazione di una relazione di mutuo riconoscimento e rispetto".  "Il conflitto si alimenta della non conoscenza non solo dell'altro, ma anche di sé. L'assenza di una chiara percezione della propria identità e storia collettiva è la premessa del fallimento di qualsiasi tentativo di dialogo tra i popoli - ha aggiunto Anelli - perché porta a costruire la propria immagine in termini puramente negativi, come contrapposizione all'altro, porta a bollare gli altri come 'barbari'. Se invece si matura la consapevolezza che non è l'avversione per il nemico la soluzione, non si sfugge alla necessità di una propria 'cultura' come coscienza collettiva". 

Negli ultimi cinque anni gli iscritti all'Università Cattolica di Milano sono cresciuti del 16%, con un totale di 43mila studenti di cui 14mila nuovi iscritti. Il rettore ha anche ricordato l'impegno economico dell'ateneo: "Nell'anno appena trascorso il nostro ente per il diritto allo studio ha deliberato un intervento straordinario di circa 2.400.000 euro per colmare il divario tra l'ammontare delle risorse pubbliche disponibili" e "l'effettivo fabbisogno", scongiurando l'esclusione di "752 studenti aventi diritto su 2.942 che si sarebbero trovati nell'iniqua condizione di non poter fruire della borsa di studio per mancanza di risorse pubbliche". Un impegno che si somma "a quello già compiuto nel 2018 per circa 8,5 milioni - ha aggiunto Anelli -: sacrifici importanti per un'istruzione libera che vive quasi esclusivamente della propria attività e che ha visto di recente drasticamente ridotto il sostegno regionale anche ad altre attività funzionali al diritto allo studio, con un effetto particolarmente negativo sul sistema dei collegi". 

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