"In sintonia con la proposte di Sala Detassazione per battere la crisi"

Alessandro

Spada*

Nei giorni scorsi, ho letto con interesse le dichiarazioni del sindaco Beppe Sala sul tema dell’occupazione e sono diversi i punti di convergenza con le proposte formulate dal primo cittadino. Come è noto, il “Patto per il lavoro”, firmato a Milano nel mese di maggio, è stato concepito per stabilire un dialogo costante tra amministrazione, impresa e sindacati. È una piattaforma che continua a rappresentare un tavolo di confronto permanente. Il lavoro resta al centro del sistema valoriale di Assolombarda. E ha ragione Sala quando parla della necessità di riformare profondamente il reddito di cittadinanza. Una misura che, a mio avviso, ha fallito nel suo compito di favorire il reinserimento dei lavoratori nel mercato del lavoro. Sono ben altri i provvedimenti utili per stimolare la crescita dei salari alla luce di una inflazione che galoppa a oltre l’8%. Un primo scenario di interesse potrebbe essere l’applicazione di un meccanismo di detassazione degli aumenti retributivi sui rinnovi contrattuali, una misura in grado di incidere sui salari e, contestualmente, di incentivare gli stessi rinnovi a beneficio della competitività del sistema. Si potrebbe, inoltre, attivare una detassazione della tredicesima mensilità e ampliare le fattispecie di welfare agevolato. Si tratta di interventi che, di fatto, potrebbero far fronte sin da subito all’aumento dei prezzi, in questa fase complessa caratterizzata da una forte pressione sui livelli energetici e dalla conseguente spinta inflazionistica. Certo è che il Paese, come più volte dichiarato dal presidente Bonomi, attende, soprattutto, interventi di natura più strutturale. Mi riferisco, in particolare, alla riduzione del cuneo fiscale: una misura capace, concretamente, di rilanciare il potere d’acquisto dei cittadini. Ma non solo. La dimensione territoriale è strategica per le imprese e la Città Metropolitana rappresenta per tutte loro l’espressione di un’area votata all’innovazione, con infrastrutture moderne, capace di intercettare giovani talenti e ricercatori. Ce lo ha detto, a chiare lettere, anche il recente rapporto “Your Next Milano”: la città ha imboccato la strada per superare la crisi, ma occorre fare di più a livello di sistema per crescere anche nel confronto con i benchmark internazionali. La priorità attuale resta, quindi, quella di rendere la Città Metropolitana la chiave di volta della ripresa, anche in vista della messa a terra del Pnrr. Una direzione che velocizzerebbe la fase decisionale legata alla formulazione dei piani strategici, anche a beneficio delle nostre imprese e dei loro dipendenti. Ecco: su questo tema, vanno superate timidezze e freni. Milano non può più vivere chiusa nella cerchia dei Navigli e occorre l’impegno di tutti - Istituzioni in primis - per costruire la metropoli di domani.

*Presidente

Assolombarda

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