In scooter senza patente: 6 ragazzi denunciati

Affittavano motorini in sharing con i dati rubati di altri utenti. Cinque minori, tra cui un giovane delle Case bianche di Fulvio Testi

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di Nicola Palma

e Marianna Vazzana

Le corse folli in vialoni come Fulvio Testi e Zara, senza disdegnare la Bovisa. Ma per guidare quegli scooter 125 di una società di noleggio, tra le principali attive a Milano, non avevano neppure i requisiti: primo, la patente. E neanche la maggiore età. Per aggirare il sistema si rivolgevano a uno di loro, soprannominato “papino“, il quale per 20 euro vendeva un link che dava accesso all’app del servizio in sharing e forniva identità e password di ignari utenti, reali, che si ritrovavano con il conto alleggerito. Quello associato alla carta di credito collegata all’account. Per corse mai effettuate da loro. I poliziotti del commissariato di polizia Greco-Turro diretti dal vicequestore Antonio D’Urso hanno voluto vederci chiaro e sono arrivati a individuare sei ragazzini, quasi tutti tra i 14 e i 16 anni e uno solo appena maggiorenne, che avrebbero usufruito del servizio senza averne diritto: sono quindi stati denunciati per accesso abusivo a sistema informatico e utilizzo indebito di carte di credito.

I sei, attraverso il link immettevano i dati delle carte di credito di utenti (residenti all’estero, come è emerso durante le indagini) nel sistema della società di noleggio e utilizzavano gli scooter a nome loro, impadronendosi appunto delle identità digitali di altri. Per questo nelle ultime settimane non era raro vedere scorrazzare ragazzini in sella a motorini che neppure avrebbero potuto guidare. Disagi anche per chi si è ritrovato l’auto di proprietà danneggiata dopo uno scontro con uno di questi giovanissimi, considerando che le assicurazioni non risarciscono in questi casi, non essendo in sella l’utente titolato (che mai aveva effettuato quella determinata corsa). Per due volte i motorini sono andati a sbattere contro altri mezzi sbandando in strada, vista l’inesperienza di chi si trovava alla guida e anche evidentemente il trattamento riservato a veicoli “non propri“ durante le corse a tutta velocità. I ragazzini impennavano in rettilinei molto trafficati, anche attorno alle Case bianche tra viale Fulvio Testi e viale Sarca. E non è un caso: tra i denunciati figura anche il “rampollo“ di una famiglia che da anni gestisce attività illecite proprio in questo complesso di case popolari alla periferia nord della città. La svolta nelle indagini è avvenuta quando i poliziotti hanno notato due giovani che spingevano su un marciapiedi due scooter, mentre si dirigevano in un parcheggio per imparare a guidarli. All’inizio non collaborativi, si sono arresi all’arrivo dei loro genitori che li hanno costretti a mostrare il cellulare e poi tutti i passaggi effettuati per poter sbloccare e quindi noleggiare (illecitamente) i mezzi. Così è venuto a galla il sistema messo in piedi, con il link che dava accesso alle credenziali degli utenti ignari, iscritti alla piattaforma.

Un’altra truffa era stata scoperta dalla polizia locale: dieci giorni fa si è chiusa l’indagine del Nucleo crimini informatici e telematici che ha portato alla luce un giro di falsi account per il noleggio delle auto in car sharing della flotta Enjoy. In 70 sono stati indagati per truffa e sostituzione di persona.

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