"In questo teatro rinasce la cultura"

Diana Bracco ha accolto i 500 invitati vip al “Concerto perduto“ di Sollima che ha inaugurato il De Silva

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di Davide Falco

Il “Concerto perduto” di Giovanni Sollima ha inaugurato nel migliore dei modi l’avveniristico teatro civico de Silva. Circa 500 invitati, tra cui l’attuale sindaco Andrea Orlandi e il precedente sindaco di Rho Pietro Romano, il presentatore televisivo Alvin, nato a Rho, Giuseppe Vita e Luisa Vinci, presidente e direttore generale dell’accademia Teatro alla Scala. Prima del taglio del nastro è intervenuta Diana Bracco, presidente e amministratore delegato del gruppo Bracco, che ha finanziato la costruzione del teatro, dedicato a marito Roverto de Silva. "Qui hanno lavorato persone competenti, l’acustica è il punto di forza della sala, un luogo ideale per la musica ma anche per la prosa", spiega Diana Bracco. Al posto del teatro, anni fa c’era la Diana de Silva Cosmétiques che produceva essenze e profumi, poi il mercato è cambiato e la fabbrica è andata a spegnersi. L’assessore regionale ad autonomia e cultura Stefano Bruno Galli ha portato i saluti del presidente Attilio Fontana e si è detto emozionato nel vedere finito il progetto: "La pandemia ha innescato dinamiche forti, ha tagliato le relazioni sociali, solo facendo leva su iniziative e luoghi della cultura è possibile per una comunità ritrovare le ragioni dello stare insieme. Ora mentre guardiamo al futuro con rinnovata fiducia, questo teatro offre una possibilità di crescita, di stare insieme. Regione Lombardia ha dato un contributo, 500mila euro per piazza Jannacci. Ma senza il privato non si combinerebbe niente. Nei due anni di pandemia gli investimenti dei privati in cultura, attraverso il meccanismo della defiscalizzazione, sono passati da 187 a 213 milioni, in Lombardia". Il taglio del nastro sul palco ha coinvolto gli studenti delle scuole di musica cittadine, carabinieri e polizia locale, accanto al gonfalone della città. Poi spazio alla musica con “Il concerto perduto – Al Bunduqiyya”, ispirato al nome arabo di Venezia. Ora il teatro si prepara ad accogliere Silvio Orlando, Lo Schiaccianoci, Notre Dame de Paris, la prima diffusa della Scala e lo spettacolo di capodanno.

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