In Dad 90 classi, il Pirellone: basta quarantene

A otto giorni dall’inizio dell’anno scolastico, ieri erano una novantina le classi in quarantena dopo la scoperta di un alunno positivo al coronavirus. Lo ha spiegato a Sky Tg 24 il direttore generale dell’Ats Metropolitana Walter Bergamaschi, chiarendo che non si tratta di un numero drammatico: dopo tre giorni le classi in Dad erano 37, "quindi l’andamento dei contagi è abbastanza lineare" e si parla comunque "dello 0,3 - 0,4% delle 2.500 classi" che si contano tra il Milanese e il Lodigiano. Una settimana, sottolinea il dg, non è abbastanza per dire se la vaccinazione degli over 12 stia avendo un impatto sulla circolazione del virus a scuola, "anche se già osserviamo un numero minore di classi delle superiori rispetto alle altre scuole nel confronto con lo scorso anno. Certamente vediamo l’effetto del vaccino nella popolazione generale: la situazione è sostanzialmente in stallo da diverse settimane, abbiamo un numero di casi costante" e ciò è "positivo, se confrontato con lo scorso anno, perché abbiamo avuto i rientri e un ritorno alla vita normale".

Intanto aumenta la pressione per cambiare le regole nazionali sulla scuola, che impongono la quarantena in Dad (di 7 giorni per i vaccinati, di 10 per gli altri) ai compagni di classe di uno studente positivo al coronavirus. Dopo la proposta del preside di Medicina della Statale e primario di Pediatria del Buzzi-Sacco, Gian Vincenzo Zuccotti, secondo il quale in una regione dove ormai l’82% dei vaccinabili è immunizzato si possono "lasciare andare liberi i bambini a scuola" e tenere a casa solo quelli che manifestano sintomi da coronavirus, ieri il Consiglio regionale ha approvato, con 57 voti favorevoli e due astenuti, una mozione dei Lombardi civici europeisti e del Pd che impegna la Giunta a farsi portavoce col Governo della richiesta, più soft, di sostituire con i tamponi - anche quelli salivari meno invasivi - la quarantena per i compagni di un eventuale positivo. "Per scongiurare il ricorso alla dannosa Dad", sottolinea la consigliera civica Elisabetta Strada, prima firmataria della mozione. Lunedì l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti aveva spiegato di aver già sottoposto a Roma "il tema" dell’eliminazione delle le quarantene di classe automatiche con un compagno positivo (è una decisione che compete a Governo, Ministero della Salute e Cts), ma che al momento la risposta è negativa. Gi. Bo.