Il villaggio residenziale avrà una nuova scuola

A Inzago team di professionisti al lavoro per progettare un edificio per sostituire la Mirò, struttura in legno che ha creato diversi problemi

Migration

di Monica Autunno

Un incarico a un team di professionisti per la progettazione di un nuovo edificio e uno sguardo ai bandi di finanziamento, potrebbe partire nel 2023 l’operazione abbattimento e ricostruzione ex novo della scuola dell’infanzia al villaggio residenziale. Una determina della Giunta a ridosso feste ha formalizzato l’avvio della fase di ricognizione, "iniziamo a muoverci con l’ausilio di esperti - così l’assessore ai Lavori pubblici Carlo Maderna - nella consapevolezza che, qualora decidessimo ed è probabile di partecipare a un bando di finanziamenti in seno al Pnrr dobbiamo avere un percorso tracciato e un progetto pronto". Sono ormai diversi anni che l’amministrazione comunale ipotizza qualche intervento radicale per risolvere problematiche annose di edilizia scolastica. Due le strutture che, negli anni, hanno causato problemi. Prima fra tutte la primaria di via Fabio Filzi, dove qualche anno fa era stato necessario chiudere e mettere in sicurezza alcune aule per via della comparsa di alcune crepe, a dispetto della realizzazione recente. E, appunto, la scuola dell’infanzia Mirò di Inzago, struttura a sua volta piuttosto recente, con varie parti realizzate in legno. "Una scelta infelice a suo tempo - così Maderna - e una struttura che ci costa ogni anno parecchi soldi per manutenzioni e interventi di risanamento di vario genere". Fra i problemi affrontati, uno, estivo, ha riguardato anche la scoperta di alcune tane di nutria proprio nelle intercapedini dell’edificio. Ovviamente era scattata subito una bonifica, le nutrie erano state estirpate, e immediatamente si era messa mano alla progettazione di una sorta di recinzione-barriera a un metro di profondità a impedire il replicarsi del problema. L’investimento è stato confermato nel bilancio comunale e nel piano di diritto allo studio. "Ma quell’edificio - così l’assessore - ha dei problemi strutturali che in prospettiva rendono maggiormente consigliabile un intervento radicale". L’ipotesi, ad oggi, quella di un futuro abbattimento e della realizzazione di un nuovo edificio. Si procede con cautela: incarico, progettazione, monitoraggio bandi. "Ciò che ci spinge ad attivarci è la consapevolezza che quello dei fondi del pnrr è un treno che non torna. E alle strutture scolastiche teniamo particolarmente. Detto questo, un ragionamento concreto si aprirà solo, numeri e dati tecnici alla mano, nei prossimi mesi". È accantonata invece per ora l’ipotesi di una nuova scuola primaria. Gli interventi a suo tempo svolti hanno contenuto le problematiche alla Filzi.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro