Da tre settimane Sergio Missiaggia, imprenditore sestese, sta collaborando al Consolato ucraino di Milano all’organizzazione degli aiuti umanitari per la popolazione colpita dalla guerra e per soccorrere i profughi. "Abbiamo avviato una raccolta di generi alimentari, farmaci, coperte e abbigliamento per bambini che abbiamo consegnato nei giorni scorsi con due furgoni al Consolato - racconta -. Poi siamo andati a Bologna dove è arrivato un pullman di profughi dal confine ucraino-polacco per prendere due bambini e portarli a Milano e affidarli temporaneamente a una famiglia ucraina di Milano in attesa di una sistemazione più adeguata". Sedici ore di viaggio per i piccoli Oleck e Cristina. "Erano stravolti. Non parlavano italiano né inglese ed è stato un po’ difficile comunicare. Durante il viaggio ho provato in tutti i modi a strappare loro un sorriso: ho provato a cantare, a mostrare immagini al cellulare. Dopo l’accoglienza li abbiamo incontrati di nuovo al Consolato, dove erano andati per cercare dei vestiti, essendo arrivati senza bagagli: mi hanno abbracciato e finalmente li ho visti sorridere".
La onlus Sconfinando di Sesto San Giovanni, come pure le Palestre Milano Fit, hanno intanto avviato la seconda raccolta di viveri e medicinali. È partita anche la sottoscrizione per finanziare due viaggi al confine polacco-ucraino. Il primo viaggio è già partito stamattina con due volontari. "Sabato prossimo dovrei partire anche io, se riusciamo a organizzare il pullman - spiega Missiaggia -. Altrimenti, lo faremo con un mezzo da 9 posti carico di merci all’andata e con 7 persone ucraine in fuga, con destinazione Milano, al ritorno". In totale, l’obiettivo è raccogliere fondi per sostenere parte dei viaggi di andata e ritorno al confine per salvare circa 50-60 persone. Laura Lana
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