NICOLA PALMA
Cronaca

Il temporale spazza la città "20 millimetri in 20 minuti" Nuova allerta, parchi chiusi

Via Lamarmora, colpito da una tegola: trauma cranico. Sorvegliati Seveso e Lambro

Il temporale spazza la città  "20 millimetri in 20 minuti"  Nuova allerta, parchi chiusi

Il temporale spazza la città "20 millimetri in 20 minuti" Nuova allerta, parchi chiusi

di Nicola Palma

Il temporale è arrivato puntuale alle 16. Pioggia e vento hanno spazzato Milano per una ventina di minuti, ma per fortuna in maniera decisamente più contenuta rispetto al nubifragio di un mese fa, che lasciò a terra cinquemila alberi e provocò danni per 50 milioni di euro. Il primo e unico ferito di giornata è stato soccorso a bufera ancora in corso, alle 16.07 in via Lamarmora: un sessantottenne è stato colpito alla testa da una tegola o da un pezzo di cornicione precipitato da uno stabile, provocandogli un trauma cranico; è sempre rimasto cosciente durante i soccorsi dei sanitari, che lo hanno accompagnato al Policlinico.

Negli stessi minuti, i residenti di via Arsia, a Quarto Oggiaro, hanno visto penzolare un pezzo di tetto dalla cima di un edificio; e nella medesima zona, in via Della Torre, è volata via la cupola di copertura della tromba delle scale di un condominio popolare. Solito super lavoro per i vigili del fuoco, che in poche ore hanno ricevuto 180 chiamate, molte delle quali provenienti dall’hinterland sud-ovest e quasi tutte per alberi pericolanti o caduti in strada: uno è stato rimosso dalla Tangenziale ovest, all’altezza di Assago. Quello precipitato in piazzale Cuoco ha costretto Atm a mettere in campo bus sostitutivi nella tratta viale Umbria-Monte Velino del tram 16, mentre alcuni rami sui binari in via Filzi e in via Solari hanno avuto ripercussioni sulla circolazione delle linee 5, 9, 10, 14, 19 e 33, con deviazioni e salti di fermate; la situazione è tornata alla normalità nel tardo pomeriggio.

L’assessore alla Sicurezza Marco Granelli ha fatto sapere che alla polizia locale sono arrivate circa 150 richieste di intervento, pure per allagamenti di strade: un terzo sono state smaltite, le altre sono state gestite tra serata e notte. "Sono saliti anche i livelli di Seveso e Lambro, ora in fase di rientro", ha aggiunto, facendo riferimento al costante monitoraggio dei due fiumi a rischio esondazione. Non è finita: il timore è che ciò che è accaduto ieri non sia stato che il prologo ai nuovi imminenti passaggi del ciclone Poppea. Le previsioni parlano di copiose precipitazioni concentrate tra oggi pomeriggio e domattina. Fino a fine allerta, i parchi recintati resteranno chiusi, compresi il Sempione e i Giardini Montanelli appena tornati fruibili; resta il divieto di frequentare le aree verdi non recintate.