"Il sorriso di una vita semplice"

Il “prof“ Stefano Sportelli presenta la sua ultima opera: “Nonno, ricordi?“, 530 foto della San Giuliano che fu

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di Alessandra Zanardi

Cascine e antichi mestieri, "così mi sono innamorato di San Giuliano e della sua storia". Stefano Sportelli, conosciuto in città come “il prof” per il suo passato di insegnante, ha dato alle stampe un nuovo libro sulla San Giuliano dei tempi andati. Nato dalla collaborazione col fotografo Massimo Mazzasogni, “Nonno, ricordi?” è una carrellata di 530 immagini accompagnate dai testi scritti nel 2000-2001 dagli alunni della media Milani nell’ambito di una ricerca sulla vita in cascina. Stampato in mille copie col contributo di Gritti Energia, il volume sarà presentato giovedì alle 17 allo Spazio cultura; il ricavato delle vendite andrà a sostenere l’attività di “Oltre la felicità”, associazione di Sesto Ulteriano che aiuta i bambini autistici e le loro famiglie. "Quello che colpisce, nelle fotografie, sono i volti dei contadini. Volti gioiosi, nonostante la vita modesta che conducevano", dice l’autore.

Classe 1947, di origini pugliesi, il prof è approdato a Milano da bambino. Diplomato al Berchet e laureato in biologia, per anni ha vissuto nel quartiere artigiano di viale Forlanini. Poi si è trasferito a San Giuliano, "la città di mia moglie. È stato mio suocero Celeste a farmi conoscere la realtà locale, che negli anni Sessanta e Settanta aveva ancora una forte componente agricola – racconta -. Era piacevole andare per cascine, fare quattro chiacchiere con gli agricoltori e ‘bagnare il becco’ con un sorso di vino. È lì che ho cominciato a raccogliere le prime testimonianze di quel mondo". Oggi l’archivio fotografico di Sportelli conta 6mila scatti; 4 i libri che raccontano il passato di San Giuliano, compreso quello dedicato alle suore angeliche che per 75 anni, dal 1925 al 2000, hanno gestito un asilo nel cuore della città. Mondine e bergamini; raccolta del grano e pulizia delle aie; processioni religiose e feste rionali; le scolaresche e i giochi di una volta, quando ci si divertiva con poco: la San Giuliano che fu è un caleidoscopio di suggestioni. "La storia della città è un patrimonio da salvaguardare", dice Sportelli, che sta già lavorando a una nuova pubblicazione, "dedicata alla storia della scuola Milani, dove ho insegnato per ben 33 anni".

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