Il sogno di prolungare la M5 fino a Magenta passa da Montecitorio

La Regione ha approvato un ordine del giorno per uno studio di fattibilità: "Il metrò decongestionerebbe la Padana Superiore".

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MAGENTA

Torna la suggestione della prosecuzione verso ovest delle metropolitane milanesi. Una questione da tempo dibattuta e che oggi, anche alla luce della revisione del progetto della Malpensa-Vigevano, torna prepotentemente alla ribalta. Con la Lega che ai vari livelli istituzionali la fa da padrona nel caldeggiare la realizzazione di quello che per molti assomiglierebbe ad un autentico sogno. "Il primo tassello – spiega Silvia Scurati, consigliere regionale del Magentino – è stata l’approvazione in Regione dell’ordine del giorno per uno studio di fattibilità. Adesso portiamo avanti questo impegno con l’ordine del giorno presentato in sede parlamentare da far inserire all’interno del decreto Rilancio in materia di infrastrutture e trasporti". Certo, il cammino non s’annuncia semplice, visti i tempi della burocrazia del nostro Paese ma il tema del decongestionamento dell’ex Statale 11 che peraltro attraversa molti centri abitati dell’asse Novara-Milano, appare come argomento non più rimandabile.

Da qui il “gioco di squadra” con l’onorevole Fabio Boniardi, che è riuscito a far approvare a Montecitorio lo stanziamento delle risorse, essenziali per la prosecuzione dell’iter. Ora si dovrà passare dalle parole ai fatti. Se l’opera dovesse andare in porto, si porterebbe un aiuto concreto a quei Comuni del Magentino privi di stazione ferroviaria – oggi di fatto la linea suburbana 6 funziona già come una metrò leggera per la frequenza delle sue corse – e che oggi per il collegamento con il capoluogo lombardo possono contare solo su mezzi propri e su linee di superficie spesso in ritardo e stracolme.

Fabrizio Valenti

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