Il sindaco: Olimpiadi, che occasione. Parte il confronto con gli ecologisti

Le associazioni convocate al tavolo a Roma "Promettiamo sostenibilità ambientale, economica, sociale"

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Per Milano le Olimpiadi invernali del 2026 "saranno una grande occasione e arriveranno al momento giusto, dopo la crisi dovuta al Covid". Parola del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in diretta all’evento “Viviamo il presente, costruiamo il domani” promosso dalle Acli Milanesi. "Arriveranno al momento giusto perché noi dal punto di vista turistico, come in tutto il mondo, avremo una fase di difficoltà. I piani delle compagnie aeree dicono che torneremo nel 2024 ai livelli pre Covid – ha concluso –. Avremo così un periodo prima in cui Milano tornerà a dimostrare tutta la sua attrattività. Guardiamo con fiducia alle prossime Olimpiadi". E ancora: "Sarà un grande onore per il prossimo sindaco poter chiudere in bellezza a metà 2026 il proprio mandato".

Intanto, va avanti la macchina organizzativa di Milano-Cortina 2026, pur con le difficoltà legate all’emergenza sanitaria in corso. Si è tenuto ieri pomeriggio in videoconferenza un primo incontro tra il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 e le Associazioni di protezione ambientale riconosciute dal ministero dell’Ambiente. Scopo dell’appuntamento: avviare un confronto tra la Fondazione Milano Cortina 2026, a cui spetterà l’organizzazione della macchina sportiva dei Giochi, e il mondo dell’ambientalismo.

Nel corso dell’incontro, che si è aperto con i saluti del presidente della Fondazione, Giovanni Malagò, e dell’amministratore delegato, Vincenzo Novari, la Fondazione ha ribadito il proprio impegno per una sostenibilità che nei suoi tre pilastri, ambientale, economico e sociale, "sara’ al cuore dei Giochi".

Nel corso del dibattito sono già stati raccolti molti suggerimenti e spunti provenienti dall’universo ambientalista. La riunione si è conclusa con la volontà di proseguire in questo confronto, già prima dell’estate, anche su “scala locale”.

Malagò, intanto, commenta la marcia indietro del Governo: "Per quanto riguarda il caso Italia alla fine ha prevalso la logica e il buon senso. Con il decreto il tema del Cio legato a bandiera e inno è totalmente disinnescato". E Malagò ha ripreso autonomia e pieni poteri.

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