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Il riscatto del classico di periferia, con tutti i prof di ruolo

Lo scorso anno nella top 10 di Eduscopio non c’era. Ora il liceo Casiraghi di Cinisello Balsamo non solo scala la classifica, ma sale sul podio: è terzo, subito dietro al blasonato Berchet e al capolista Sacro Cuore (liceo paritario). "Il nostro classico è piccolino, ma si difende bene", sottolinea il preside del Casiraghi, Delio Pistolesi.

Un debutto nella “rosa“ di Eduscopio, davanti a noti licei meneghini: a cosa lo si deve?

"Credo che giochi il fatto di avere il 100% dei docenti a tempo indeterminato, oltre ai numeri contenuti: abbiamo due sezioni di classico, con una media di 20 alunni, e questo incide nell’apprendimento".

Tutti i prof di ruolo: una rarità.

"Su tutta la scuola, nei tre licei, più del 95% è a tempo indeterminato. Questo dà continuità all’operato. Io sono preside dallo scorso anno, i meriti sono di chi mi ha preceduto, del personale, dei ragazzi. Siamo un punto di riferimento per tutto il Nord Milano".

La rivincita del classico di “periferia“ nonostante la solita fuga verso il centro?

"Ovviamente il centro attira. Lo vediamo negli incontri con i genitori. In centro ci sono i licei che hanno una storia più lunga della nostra, riconosciuta. Ma rispetto alla formazione vera e propria, prepariamo adeguatamente a quello che i nostri studenti andranno a fare all’università, scelta dal 90% dei nostri iscritti. E questo “premio“ è una conferma".

Qual è il vostro bacino d’utenza?

"I comuni della prima cerchia a Nord, ma siamo ben collegati anche al centro, che si satura velocemente. Lo abbiamo visto con il liceo scientifico quest’anno: ci hanno chiamato dagli uffici per vedere se avevamo posti a disposizione. Sono i mezzi pubblici a fare la differenza in questi casi. Oltre agli spazi, soprattutto in tempi di pandemia".

Si.Ba.